Il riccio si è svegliato (e va protetto)
Apparentemente duri, con quei circa 6 mila aculei che ricoprono il corpo, ma in realtà teneri e mansueti. Del riccio si è detto che sia un animaletto “elegante” (‘L’eleganza del riccio’ è il titolo di un fortunato libro di Muriel Barbery), proprio perché sotto quel manto pungente, si nasconde un dolce musetto. E, soprattutto, sono animali molto utili per il nostro ecosistema. Basti pensare che nel loro menu, oltre a bacche e ghiande, compaiono anche vipere e insetti. Di questo periodo si susseguono sul web appelli a fare attenzione e a prestare soccorso ai piccoli animaletti in difficoltà.
I ricci, infatti, in primavera si svegliano dal letargo e si aggirano per i boschi in cerca di cibo. Non è raro, però, vederli anche in ambiente urbani, per vialetti e giardini. E, a volte, lungo le strade.
La loro arma di difesa sono gli aculei: in caso di pericolo non scappano, ma si appallottolano ed alzano i loro aghi, in assetto “da guerra”. Questo istinto gli consente di non temere attacchi dei predatori, neppure delle vipere, appunto. Ma non sopravviverebbero al peso di un automobile. «Questo è il periodo dell’anno in cui i ricci tornano in attività e purtroppo può accadere di trovarne qualcuno in difficoltà. La cosa importante da fare subito è capire quando vanno soccorsi e quando vanno lasciati stare per non provocare loro inutilmente uno stress», spiegano dall’Ente Piemonte Parchi. Quando, dunque, un riccio va soccorso?
Essendo un animale notturno, se lo trovate in pieno, all’aperto, fermo o barcollante, è molto probabilmente in pericolo. Va soccorso anche nel caso in cui lo troviate intrappolato in un buco, in un tombino, in una piscina o fontana.
Nell’attesa di trovare un appoggio da parte di enti preposti per il recupero, mettete il riccio in una scatola di cartone dai bordi alti, con sotto alcuni giornali e carta tipo Scottex. Mettetegli accanto, non sotto, una borsa dell’acqua calda oppure una bottiglia di plastica con acqua tiepida dentro, ben chiusa, in un angolo della scatola. Posizionatelo in una stanza tranquilla.
Solo in seguito, dopo che si sarà scaldato, mettete acqua in una ciotola e qualche cosa da mangiare. E’ un onnivoro, ma evitate in modo assoluto il latte di mucca, che per il riccio potrebbe essere fatale. Vanno bene, ad esempio, le crocchette per gatti e qualche pezzo di mela.