Processo Vincenti: gli imputati avranno due processi davanti a due giudici diversi
Aggiornamento ore 14 – Il giudice ha deciso che saranno due i processi: uno per l’omicidio volontario e un secondo per gli altri reati. l’omicidio volontario sarà davanti alla Corte d’Assise (11 settembre 2020), l’altro davanti al Giudice Monocratico (23 luglio 2020). La mozione dei difensori è stata rigettata, in virtù della decisione del doppio giudizio.
È iniziata da poco l’udienza davanti al Gip Paolo Bargero che dovrà decidere sul futuro del processo contro Giovanni Vincenti e Antonella Patrucco. I due sono accusati di aver fatto esplodere la magione, provocando la morte di tre pompieri e il ferimento di altre tre persone (due Vigili del Fuoco e un Carabiniere).
Uno dei paletti che hanno determinato il momentaneo stop del procedimento (l’udienza davanti alla Corte d’Assise era prevista per il 4 maggio) è la richiesta di rito abbreviato inoltrata dai difensori di Vincenti (avvocati Vittorio Spallasso, Laura Mazzolini e Lorenzo Repetti) e della moglie Antonella Patrucco (avvocati Caterina Brambilla e Federico Blasi) che, di fatto, ha aperto la strada sulla questione di costituzionalità.
Spiegando meglio: su iniziativa del governo giallo-verde era stata varata una legge che vieta la chance del giudizio abbreviato (che beneficia dello sconto di un terzo della pena) a chi sia chiamato a rispondere di reati per i quali è previsto l’ergastolo. L’omicidio doloso contestato alla coppia di Quargnento rientra in questo scenario. Così, i difensori, si sono chiesti, ribaltando il quesito al Tribunale, se la legge sia legittimamente costituzionale. Il Gip deciderà come procedere: potrà rigettare la richiesta, oppure accoglierla e quindi il caso passerebbe alla Corte Costituzionale.
La tragedia nella notte tra il 4 e il 5 novembre 2019, quando una deflagrazione ha spezzato la vita ai Vigili del Fuoco Marco Triches, Antonino Candido e Matteo Gastaldo. Un’inchiesta lampo aveva portato all’identificazione dei presunti autori di quel dramma.