Stato pronto a coinvestire. Morselli: “Onoreremo gli impegni”
Lo ha detto il ministro Gualtieri. L'ad di Arcelor Mittal Italia: "Vogliamo andare avanti. Tra dieci giorni il piano industriale"
AGGIORNAMENTO ORE 14.30 — “Arcelor Mittal vuole onorare gli impegni presi fino in fondo anche con le difficoltà causate dal coronavirus. Vogliamo andare avanti e siamo pronti a presentare il piano industriale fra una decina di giorni”. Lo ha detto l’amministratore delegato di Am Italia Lucia Morselli questa mattina, al tavolo sull’ex Ilva convocato presso il ministero della Sviluppo economico. Morselli ha aggiunto che Am vuole “mantenere l’integrità degli impianti di Taranto e la sua importanza a livello europeo”.
Il governo, tramite il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, si è detto disponibile a “intervenire direttamente” nella compagine societaria “per avere una Ilva forte, che produca tanto che sia leader mondiale di mercato, che faccia investimenti significativi con intervento Stato diretto e indiretto”. “La proroga di 10 giorni è ragionevole” ha detto ancora il ministro rivolgendosi ai sindacati e ribadendo che la linea del governo è di “rilanciare Taranto”.
ROMA — Per l’ex Ilva oggi è un altro di quei giorni da segnare sul calendario: uno dei tanti, purtroppo, in questi lunghi anni di crisi del più grande polo siderurgico italiano. Alle 11.00 a Roma, presso la sede del ministero dello Sviluppo economico, è in programma la video conferenza tra il governo (rappresentato dai ministri Patuanelli, Gualtieri e Catalfo), Arcelor Mittal e i sindacati dei metalmeccanici. Quasi in contemporanea, alle 11.30, il sindaco di Novi Ligure Gian Paolo Cabella ha convocato una conferenza stampa.
Il timore è che la multinazionale francoindiana intenda abbandonare l’Italia, pagando la penale prevista dal contratto sull’acquisizione degli stabilimenti di Taranto, Genova, Novi e Racconigi: mezzo miliardo di euro, che però non sarebbe molto se paragonato al rosso che ogni mese le fabbriche dell’ex Ilva accumulano.