Se il benessere arriva col teatro…
Esercizi di recitazione senza l'ansia del parco per imparare a conoscere il proprio corpo... Il corso di Laura Gualtieri
CASTELNUOVO – «Il teatro ha un valore terapeutico. Ma non tutti se la sentono di salire su un palco». Laura Gualtieri è insegnante teatrale da quasi trent’anni, uno dei punti di riferimento all’interno del “Teatro del Rimbombo”. Con il suo progetto “Teatro del benessere” si rivolge a persone che hanno voglia di mettersi in gioco senza affrontare lo stress dell’esibizione. Un viaggio di gruppo alla scoperta di se stessi, per capirne di più di questa immensa opera teatrale che è la vita.
Coscienza del corpo
Camminare. Sembra semplice. Ma quanto dice di noi? «Fai finta di essere a terra e sentirne la pesantezza». Gualtieri utilizza strumenti come la musica, dà suggerimenti su come liberare l’immaginazione. L’obiettivo è portare i partecipanti ad avere consapevolezza del proprio corpo. «Un modo semplice – prosegue l’insegnante – per imparare a prendersi il proprio spazio e allo stesso tempo rispettare quello degli altri».
Paura del contatto
«Un esercizio che all’inizio intimorisce i miei allievi – aggiunge Gualtieri – è quello in cui, durante la camminata, dico loro di fermarsi e guardare profondamente negli occhi la persona che hanno più vicino. Nasce imbarazzo nel stabilire un contatto con chi non si conosce». Cosa spaventa del contatto visivo con l’altro? Le nostre paure pregresse a volte ci rendono restii ad aprirci e proprio su questo lavora l’insegnante. Nella vita ognuno di noi almeno una volta è rimasto “fregato”. «Stimolo la parte emotiva che regola la fiducia attraverso l’empatia. Se una persona comunica in segreto un evento della sua vita, importante o banale, la persona che lo riceve lo condivide con gli altri; la persona che accoglie il ricordo facendolo suo si immedesima nell’altro, chi lo ha raccontato lo vede da un’altra visuale e creando uno scambio a livello empatico con lo quella persona.
Finalità
Le persone dopo poche lezioni sono felici di avere uno spazio sicuro nel quale trasmettere le loro emozioni. «Vederlo è la grande soddisfazione. Per questo – conclude Gualtieri – porto avanti questo progetto da 7 anni».