Buoni risultati degli studenti del Leardi ai test del Polito
Per potenziare le competenze necessarie l'istituto ha promosso un corso interno
CASALE – Nel corso del corrente anno scolastico, il Dipartimento di Matematica e Fisica dell’Istituto Superiore “Leardi” ha attivato un nuovo percorso di promozione delle discipline scientifiche indirizzato in modo particolare agli studenti dell’ultimo anno di studi.
Il progetto si è inserito tra le numerose iniziative di orientamento universitario con lo scopo di potenziare le competenze necessarie per affrontare i test d’ingresso delle facoltà a numero chiuso. In questa prospettiva, l’ateneo che più attira attenzione, soprattutto negli studenti del corso di Costruzioni Ambiente e Territorio, è Il Politecnico di Torino.
L’istituto ha quindi aderito al progetto di preparazione alle prove di ingresso del Politecnico. La referente del progetto, la professoressa Laura Catalano, capo del dipartimento di matematica della scuola casalese, ha partecipato nei mesi scorsi alla presentazione dell’iniziativa a Torino e insieme ai colleghi Simona Cabodi e Antonio Raeli ha tenuto un corso interno alla scuola aperto a tutti gli studenti interessati. Nell’insieme è stata un’esperienza altamente positiva sia per docenti che per studenti ha spiegato la professoressa Catalano: «Noi insegnanti ci siamo potuti concentrare su tematiche che nei programmi di studio tradizionali non vengono trattate in maniera approfondita e gli studenti, motivati a superare le prove, hanno partecipato con entusiasmo.».
A causa dell’emergenza sanitaria alcuni atenei, incluso il Politecnico di Torino, hanno rinviato le prove di accesso. I primi risultati tuttavia sono arrivati: tra gli studenti della 5a Cat, gli alunni Gaia Miotto, Davide Osellame, Jessica Piano e Chiara Pollo hanno sostenuto il test per i corsi di Ingegneria, ottenendo risultati incoraggianti per la loro futura carriera universitaria.
Ha poi concluso la professoressa del Leardi: «ritengo dunque doveroso che la scuola promuova e avvicini i propri studenti a questi ambiti del sapere, allontanando vari pregiudizi ancora radicati, come la difficoltà insormontabile della matematica e della fisica o il fatto che siano solo materie per maschi e i risultati, sotto questo punto di vista, fanno ben sperare».