La politica si interessa alla vicenda Santo Spirito: «Serve un confronto»
Sulla questione si sono pronunciati il sindaco Lucchini e l'assessore regionale Protopapa
ACQUI TERME – L’Istituto Santo Spirito di Acqui Terme a settembre non darà inizio ad un nuovo anno scolastico. I bambini della Scuola Primaria (circa 80) dovranno trovare altra collocazione. La decisione ha sorpreso tutta la comunità staziella. «Sono rimasto sbigottito dalla decisione, presa dal Consiglio Salesiano torinese, per la chiusura dell’Istituto Santo Spirito – ha commentato il sindaco Lorenzo Lucchini – Una scelta destabilizzante, giunta senza nessun preavviso, che sta creando incertezze alle famiglie e preoccupazione per il futuro dei lavoratori. L’Istituto Santo Spirito è un’istituzione d’eccellenza in questa città, in cui sono stato personalmente formato. È un pezzo di storia importante per la nostra comunità. Chiederò un incontro con il Consiglio Salesiano torinese per trovare un possibile accordo, tanto più in un momento di emergenza nazionale».
Sul tema è intervenuto anche l’Assessore regionale Marco Protopapa che con due distinte lettere inviate rispettivamente a suor Elide Degiovanni, Ispettrice Regionale e a madre Yvonne Reungoat, Superiora Generale dell’Istituto Figlie di Maria Ausiliatrice, ha formalmente chiesto un passo indietro sulla chiusura dell’Istituto Santo Spirito di Acqui Terme.
«Ho ritenuto doveroso scrivere affinché si soprassieda alla decisione di chiudere definitivamente questo importante istituto scolastico, alla luce anche dell’emergenza coronavirus che ha messo a dura prova il tessuto sociale, religioso ed economico di Acqui Terme e dell’intera Diocesi che tra le altre cose diede i natali a Mornese alla Fondatrice delle Figlie di Maria Ausiliatrice Santa Maria Domenica Mazzarello – spiega Marco Protopapa – L’ho fatto anche perché per molti anni sono stato presidente dell’Istituto Moiso, nel quale hanno operato le Figlie di Maria Ausiliatrice e quindi tengo particolarmente all’opera svolta in Acqui Terme dalle salesiane».
L’assessore Protopapa si è anche reso disponibile ad un incontro con i vertici dell’Istituto al fine di trovare una soluzione a tale importante problema che coinvolge molte famiglie non solo di Acqui Terme ma di tutto l’acquese.