Il M5S: «L’ex Mauriziano può essere ancora utile». Il Consiglio si astiene
Annamaria Zanghi commenta la seduta di martedì
VALENZA – Martedì il consiglio comunale di Valenza ha avuto la sua prima seduta “in videoconferenza” per effetto delle misure anti-Covid. Uno dei punti trattati è stato l’ordine del giorno presentato dal Movimento 5 Stelle sulla rivalutazione dell’ex ospedale Mauriziano.
La proposta, presentata dalla capogruppo Annamaria Zanghi «In virtù delle recente insufficiente risposta all’emergenza da parte della sanità territoriale» è stata respinta dal parlamentino. Eccezion fatta per l’esponente pentastellata, gli altri 14 voti ottenuti dall’ordine del giorno sono stati di astensione, in molti casi motivati con la curiosa e inusuale formula (irrilevante a fini pratici) del “rammarico”. I consiglieri, tutti concordi sul fatto che sia necessario il potenziamento della sanità territoriale (e dopo alcuni rilievi sulla situazione dell’ex ospedale, di proprietà di un ente in liquidazione e per alcune esigenze inadeguato all’uso di un ospedale moderno), si sono dispiaciuti della loro astensione, motivata dall’impossibilità, stante la scelta della Zanghi di non ritirare l’ordine del giorno, di arrivare a un documento comune e condiviso unanimemente da un maggior numero di forze politiche.
Il sindaco Gianluca Barbero ha espresso perplessità su alcuni passaggi e sull’impianto del documento presentato dalla Zanghi, valutato in potenziale contrasto con la via scelta dall’Amministrazione: la Casa della Salute.
Dopo aver provato a fugare i dubbi del consiglio durante la seduta, la consigliera del M5S torna sulla vicenda: «La richiesta che abbiamo fatto all’Amministrazione era molto semplice: portare all’attenzione della Regione una struttura sanitaria che, nonostante si consideri ormai persa, ha dimostrato di poter essere ancora utile accogliendo 20 pazienti Covid dimessi da altri ospedali. Non abbiamo chiesto un impegno formale per riaprire l’ospedale ma soltanto di fare presente agli organismi regionali competenti che esistiamo anche noi e di discutere con loro se ci fosse la possibilità di una parziale rivalutazione del presidio. Il voto di astensione da parte di tutti ha messo la parola fine ad ogni possibilità. Ci auguriamo che l’Amministrazione porti al più presto le sue proposte in commissione, Casa della Salute inclusa, cui si sono perse le tracce dal 2018, perché nel caso dovesse ripresentarsi l’emergenza di poche settimane fa, non ci saranno scusanti se la gestione non si mostrerà tempestiva e all’altezza della situazione».