Ex fermata del tram: si va a trattativa privata
Dopo tre bandi deserti il Comune prova un'altra via per allienare l'edificio di piazza Castello
OVADA – L’ultimo tentativo di vendere l’ex fermata del tram di piazza Castello risale all’aprile marzo 2019. Il terzo episodio. Quel giorno, termine ultimo per la presentazione delle offerte, su una base d’asta da 290.700 (già ribassato rispetto a precedenti tentativi) fu necessario constatare l’assenza di candidati. Un iter che era partito qualche anno prima, con l’approvazione di un regolamento che prevedeva precisi passi. Ora il Comune ci riprova applicando quello che all’inizio sembrava l’ultima risorsa: la trattativa privata. L’avviso è stato pubblicato qualche giorno fa sull’albo pretorio on line. C’è un paletto: si possono accettare offerte fino a un massimo del 30% di ribasso rispetto alla cifra di partenza fissata in 290.700 euro. Un indirizzo in qualche modo espresso anche dal sindaco, Paolo Lantero, al momento di approvare il regolamento generale. «L’immobile – spiegò in consiglio comunale – ha un valore. A mio giudizio non può essere svenduto».
E pazienza se negli anni il livello di degrado della struttura è sempre cresciuto, relegando nei lontani ricordi di chi ha qualche anno in più il momento migliore di un edificio che per anni è stato un vanto. Minimi gli interventi per rimediare ai danni più evidenti, in particolare il tetto, e permettere a chi ancora oggi gestisce un bar di andare avanti con la sua attività. Nelle intenzioni iniziali la vendita dell’immobile avrebbe dovuto finanziare altri interventi pubblici di riqualificazione del patrimonio comunale che però sono rimasti in attesa di tempi migliori.