Uà Cycling Team tra sfide virtuali benefiche e la consegna delle mascherine in bici
L'impegno del sodalizio sportivo che organizza "Ovada in Randonnée"
OVADA – In ambito sportivo ha sempre agito su più fronti, da quello agonistico, rappresentato dalla squadra MTB Racing, a quello amatoriale e cicloturistico (“Ovada in Randonnée” e “San Giovanni Randò”), fino all’ambito istruttivo promosso in collaborazione con altre realtà del territorio (il progetto “Scuola Ciclismo Ovadese” avviata in sinergia con il gruppo ciclistico Antonio Negrini di Molare). Il tutto con l’obiettivo di coniugare la promozione di un territorio storicamente legato al mondo delle due ruote con il desiderio di coltivare una forte identità ciclistica nei ragazzi della zona. Ma, complice anche l’emergenza sanitaria in corso, da qualche settimana l’asd Uà Cycling Team ha ampliato il raggio d’azione dando spazio a un programma innovativo, costituito da iniziative benefiche, sfide virtuali e solidarietà.
«Non potevamo stare con le mani in mano – afferma Enrico Ravera, presidente del sodalizio ovadese -. Così, prendendo spunto dall’intuizione di un nostro tesserato, è nato l’evento “Sfida km 0 Challenge contro il Covid-19”. Un’iniziativa proposta con l’intento principale di sensibilizzare la nostra comunità di ciclisti all’altruismo, senza avviare una raccolta fondi specifica che avrebbe potuto disturbare le forze già in campo». Il progetto si è sviluppato attraverso i canali interattivi di Zwift, la piattaforma utilizzata anche dai professionisti durante la quarantena, e di Facebook, dove sono stati pubblicati i diplomi di partecipazione di diversi atleti. Tanti i partecipanti che, oltre alle gambe, ci hanno voluto mettere la faccia. «Qualcuno ha preferito rimanere anonimo. Ad ogni modo le adesioni sono state numerose, visto che siamo andati oltre i cento iscritti – prosegue il numero uno del team -. Non abbiamo voluto sapere quanto venisse devoluto (fra le realtà suggerite dagli organizzatori che hanno potuto beneficiare delle donazioni ci sono il Consorzio Servizi Sociali, la Fondazione Cigno e gli Scout, ndr), ma è stato espressamente richiesto di devolvere un minimo di 10 euro, quindi abbiamo ragione di pensare che siano stati devoluti nell’insieme più di 1.200 euro. Noi ci siamo preoccupati di dare solo alcune indicazioni di enti pro aiuto Covid-19 del nostro territorio da noi conosciute, ma i nostri amici e tesserati risiedono anche in Lombardia, quindi la devoluzione è stata sicuramente più allargata rispetto alla “sola” provincia di Alessandria».
Nelle ultime settimane una decina di portacolori dell’Uà Cycling Team ha ripreso l’attività su strada, seppur in maniera atipica. «Alcuni di noi – dice Ravera – stanno aiutando l’amministrazione comunale nella consegna delle mascherine sul territorio del comune. Un territorio che ha tanti borghi e cascine sparse sulle nostre colline e monti lontano dal centro cittadino. Per spostarsi utilizziamo le nostre biciclette così portiamo un sorriso a volte un po’ affaticato nascosto dalla mascherina, ma gli occhi e lo scambio di un saluto con le persone che ricevono la busta con le mascherine fa capire che stiamo facendo bene e noi ne siamo orgogliosi». Sul capitolo gare e manifestazioni pubbliche l’incertezza regna sovrana, anche se da qui a ottobre, mese di “Ovada in Randonnée”, tante cose potrebbero ancora cambiare. «Qualche idea nuova su come organizzare un’evento ciclo turistico senza assembramenti di persone noi l’abbiamo ma ne dobbiamo parlare con gli organi competenti per vederne l’effettiva fattibilità nel rispetto delle regole, come del resto è sempre stato fatto: idee nuove per poter praticare questo sport che riteniamo sia sempre più amato nella versione non competitiva chiamata randonnée».
«Il progetto Scuola Ciclismo Ovadese non è fermo – conclude Ravera – perché i nostri istruttori sono sempre in costante contatto virtuale con i nostri piccoli bikers a cui danno indicazioni su come tenersi in esercizio. La voglia di ripartire riunendo tutti è tanta, chissà se a luglio sarà possibile pedalare insieme». Nulla di fatto, invece, almeno per il momento, sul fronte competizioni giovanili. La seconda edizione della gara di abilità (riservata agli atleti dai 6 ai 12 anni, ndr) prevista a giugno al centro sportivo Geirino è stata annullata a causa dell’emergenza sanitaria in corso. Anche quella prevista per il prossimo mese di luglio resta in sospeso. «Ma non ci scoraggiamo, se non sarà possibile organizzare la gara con i bambini delle categorie Giovanissimi della FCI qualche iniziativa per i più piccoli, sempre rispettando le regole di sicurezza sociale, si farà».