“Tamponi in paese e nella Rsa: non si può più aspettare”
Il sindaco di San Salvatore, Beccaria, scrive tre lettere a Regione e Asl
SAN SALVATORE MONFERRATO – Sono tre le lettere firmate e indirizzate alla Regione e agli organi dell’Asl da parte del sindaco di San Salvatore Monferrato, Enrico Beccaria: obiettivo, chiedere la necessità di prelievi di tamponi alla popolazione sansalvatorese e in particolare agli ospiti della casa di riposo ‘Madonna del Pozzo’.
La prima, datata 11 aprile, vedeva la firma congiunta del primo cittadino e del direttore generale dell’Oda – Opera Diocesana Assistenza, gestore del presidio sansalvatorese; la seconda è stata sottoscritta insieme a dieci primi cittadini del territorio collinare e una terza, dal tono ancor più deciso, per ribadire la richiesta di eseguirli almeno nella Rsa.
“Pur tenendo conto delle indubbie difficoltà organizzative – scrive Beccaria – si ritiene che questa richiesta non possa venire elusa o ulteriormente rimandata, tenuto conto della necessità che i presidi in cui sono ricoverati gli anziani del territorio debbano essere oggetto di costante sorveglianza sanitaria, gli effetti della cui carenza è testimoniata, purtroppo, dalle cronache quotidiane”.
Il sindaco ha anche sottolineato come si siano registrate, anche in paese, situazioni di famiglie di malati palesemente di coronavirus abbandonate a se stesse e protrattesi per oltre un mese e aggiunto che “nel corso di questa emergenza si è manifestata in tutta la sua drammaticità la mancanza di un adeguato standard della medicina di base, e non certo per difetto dei medici di base. A tale situazione si somma l’incredibile assenza di test per rilevare l’infezione, a distanza di oltre due mesi dall’inizio, nemmeno nelle case di riposo, circostanza che renderà in Piemonte la Fase 2, per definizione comportante l’incremento della curva dei contagi, particolarmente pericolosa e ignota”.
“Nel fermo convincimento – conclude il primo cittadino nelle note all’Asl – che uno Stato non debba avere bisogno di eroi se non in condizioni di eccezionalità, e l’epidemia Sars CoV 2 lo è stata sicuramente, si richiede alle istituzioni competenti che la medicina e l’assistenza del medico di base adeguata sia conseguita a brevissimo, in previsione di una prossima, possibile a detta degli esperti, nuova epidemia nei prossimi mesi”.
Per questo, il Comune di San Salvatore, a sostegno del progetto di telemedicina, ha acquistato i primi 5 kit da consegnare ai medici di base operanti in paese per il monitoraggio a distanza dei parametri a rischio.