Quale futuro per il processo Vincenti? Davanti al Gip il 28 maggio
ALESSANDRIA – Il processo contro i coniugi Vincenti, accusati di aver provocato la morte di tre Vigili del Fuoco, il ferimento di due due pompieri e di un Carabiniere in servizio a Solero si svolgerà con rito abbreviato oppure dovrà essere celebrato davanti alla Corte d’assise? I difensori hanno posto il problema al Gip. Saltata l’udienza di aprile per l’emergenza, ora è stata fissata un’altra data: il 28 maggio.
È in atto, dunque, una sorta di battaglia legale messa in atto dalla difesa. L’ inchiesta sulla morte dei tre pompieri avvenuta a Quargnento il 5 novembre scorso, aveva delineato le ipotesi di responsabilità di quel gesto scellerato, contestando a Giovanni (Gianni) Vincenti e della moglie Antonella Patrucco, l’omicidio doloso plurimo, lesioni volontarie, crollo doloso, truffa alle assicurazioni e calunnia (nei confronti del vicino di casa).
Gli avvocati Vittorio Spallasso, Laura Mazzolini e Lorenzo Repetti (per Vincenti), e i legali Caterina Brambilla e Federico Di Blasi (che assistono la Patrucco) avevano però chiesto che i loro assistiti venissero processati con il rito abbreviato, che darebbe diritto allo sconto di un terzo della pena.
Il Gip di Alessandria, Paolo Bargero, dovrà valutare l’istanza secondo la quale i difensori chiedono si sollevi il quesito alla Corte Costituzionale.
Il compito del giudice sarà quello di decidere se rigettare la richiesta delle difese (a quel punto i Vincenti verranno processati davanti alla Corte d’Assise), oppure se accoglierla chiamando in causa, inoltrando l’eccezione, la Consulta Costituzionale.
In questo secondo caso, il procedimento davanti all’Assise di Alessandria verrebbe sospeso (ulterioremente, perchè la data del 4 maggio era già saltata a causa del Covid-19) in attesa della decisione definitiva.
La scorso aprile, per iniziativa del governo giallo-verde, era stata varata una legge (la 33/2019) che vieta la chance del giudizio abbreviato a chi sia chiamato a rispondere di reati per i quali è previsto l’ergastolo. La difesa Vincenti-Patrucco è di diverso avviso, e chiede per i coniugi il rito alternativo.