L’appello: «Riaprite il Pronto Soccorso»
Il sindaco Paolo Lantero sulla decisione adottata nella fase iniziale dell'emergenza
OVADA – Non c’è ancora una data per la riapertura del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Ovada. La struttura è stata chiusa per decisione dell’Unità di Crisi regionale all’inizio del mese di marzo per la scelta di destinare il personale in altre strutture della rete alessandrina. Una situazione che nei giorni scorsi ha spinto il sindaco Paolo Lantero a lanciare un appello all’Asl. «Siamo consapevoli delle problematiche – ha spiegato il primi cittadino ovadese – e da parte del territorio c’è stata una grande disponibilità. Ci sono però i presupposti per avviare una riflessione sulla riapertura del Pronto Soccorso».
Fulmine a ciel sereno
Una decisione, quella adottata lo scorso 5 marzo, calata senza un confronto vero e proprio anche se nell’ottica di una riorganizzazione complessiva dovuta ai primi effetti di un’emergenza poi rivelatasi particolarmente pesante. «Attendiamo – prosegue Lantero – un veloce ripristino. Anzi, chiederò un chiarimento sul perchè questo non sia ancora avvenuto». Argomento sempre delicato, a Ovada, quello che coinvolge il Pronto Soccorso in particolare per l’interpretazione adottata dal 118 che nella struttura del “Civile” non trasporta nemmeno i codici verdi a basso indice di complessità. Di fatto la struttura è adibita a chi arriva con mezzi propri anche se prima che iniziasse la situazione che stiamo vivendo, i numeri evidenziavano una curva al rialzo dovuta agli accessi da aree a cavallo tra Ovadese e Novese e dalla Valle Stura.
Punto della situazione
Con l’occasione Lantero ha fatto ha dato anche qualche ragguaglio sull’attività dell’ospedale. «Registriamo una quarantina di ricoveri per pazienti in condizioni non gravi. I due reparti sono pressoché ma non si evidenziano particolari criticità. Un ulteriore segno del contributo che le piccole strutture possono dare alla rete».