Computer e ‘lavoretti’: ci pensa la Protezione Civile
Le scuole hanno messo a disposizione i computer delle aule informatiche vuote ed acquistato nuovi netbook
ACQUI TERME – Il primo stravolgimento della quotidianità Made in Covid-19 è certamente la chiusura delle scuole. Per arginare il contagio, bambini e ragazzi in età scolare sono stati lasciati comprensibilmente a casa e gli istituti scolastici si sono ingegnati, sin dal principio dell’emergenza, a escogitare modalità di apprendimento alternative alle lezioni in aula. La tecnologia è venuta incontro e su diverse piattaforme online sono stati caricati contenuti ed organizzati incontri collettivi. Però non tutte le case dell’Acquese sono dotate di strumentazione informatica e connessione utili e necessarie ad accedere a questa nuova forma di insegnamento e così le scuole nostrane hanno messo a disposizione dei propri alunni i computer delle aule informatiche vuote ed acquistato nuovi netbook da distribuire in comodato d’uso gratuito.
«Serviva una soluzione che evitasse gli spostamenti e l’assembramento di persone – ci ha spiegato Lorenzo Torielli, Presidente della Protezione Civile di Acqui Terme – Ci siamo messi immediatamente a disposizione e abbiamo curato la logistica del progetto distribuendo i supporti (circa un centinaio) ai ragazzi della Scuola Superiore ‘Montalcini’ e ai bambini della Primaria ‘Saracco’». I mezzi della protezione civile hanno raggiunto gli studenti nei diversi angoli della provincia e consentito loro di seguire le lezioni già all’incipit del periodo ‘lockdown’.
Visto che c’erano, Torielli e compagni hanno approfittato per restituire ai bimbi della Scuola dell’Infanzia ‘Moro’ i lavoretti creativi realizzati durante lo scorso anno scolastico.