Forte, restauri conclusi. Ora si pensa alla cremagliera
Terminati i lavori di manutenzione alla "Manica lunga". Per il collegamento tra borgo e fortezza stanziati 3,9 milioni di euro
GAVI — Il Forte di Gavi è pronto a ripartire. È infatti giunto a conclusione il delicato intervento di consolidamento, restauro e messa in sicurezza del tetto della manica lunga del Basso Forte e pertanto il percorso di visita verrà a breve riproposto al pubblico nella sua integrità.
Quasi 4 milioni di euro inoltre sono stati messi a disposizione dal ministero per i Beni culturali: serviranno per la progettazione e l’appalto degli interventi di accessibilità al Forte. Il finanziamento – per la precisione di tratta di 3 milioni e 912 mila euro – sarà destinato alla realizzazione di una cremagliera che porterà dal borgo di Gavi alla fortezza, evitando la tortuosa strada che oggi rappresenta l’unica via di accesso agli automezzi e eliminando i problemi di parcheggio in cima al colle che sovrasta il paese. Progettazione e appalto si avvarranno della collaborazione del Provveditorato alle opere pubbliche, «con cui i contatti sono già stati avviati», spiegano dal Polo museale del Piemonte, che gestisce la struttura.
Compatibilmente con le esigenze di sicurezza per l’emergenza coronavirus, il Forte si prepara a riavviare il programma di attività di valorizzazione già previsto e a rimodularne l’offerta. Per l’anno 2020, il direttore del Forte Annamaria Aimone ha predisposto un calendario che include un ciclo di esposizioni artistiche in collaborazione con l’associazione Amici dell’Arte di Serravalle Scrivia, una rassegna di spettacoli organizzata assieme all’associazione I Mancini del Quarto, e una serie di conferenze con la sezione piemontese della Società Italiana Protezione Beni Culturali.