“Presidente Conte, per la nostra Alessandria servono misure speciali”
Il sindaco Cuttica di Revigliasco ha scritto una lettera al premier Conte
ALESSANDRIA – Il sindaco Gianfranco Cuttica di Revigliasco, nella consapevolezza della complessità del momento in cui è necessario, da parte di tutte le istituzioni, il massimo sforzo per impostare la graduale uscita dell’emergenza Covid-19 e la piena ripresa economica e sociale del Paese, ha deciso di inviare una lettera al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.
Nella nota – fatta pervenire per conoscenza anche al presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e al prefetto di Alessandria, Iginio Olita – il primo cittadino sollecita il premier affinché Alessandria abbia dal Governo un’attenzione speciale.
Nelle motivazioni addotte, Cuttica di Revigliasco richiama i problemi che Alessandria ha dovuto affrontare (e tutt’ora affronta) nel corso dell’ultimo decennio: “Due eventi alluvionali con permanente rischio idrogeologico a causa di mancati finanziamenti per opere strutturali, un dissesto finanziario solo formalmente chiuso, con ripercussioni gravi ancora presenti che hanno costretto l’attuale amministrazione a richiedere un’ulteriore procedura di riequilibrio finanziario pluriennale, una crisi economica del settore terziario tradizionale e l’abbandono totale dei programmi di logistica integrata dello scalo ferroviario cittadino”.
In aggiunta, il sindaco sottolinea come “i problemi produttivi dei settori cittadini hanno, inoltre, generato ricadute negative sui mercati interessati da soggetti controllati o collegati del Comune (acqua e gas, trasporto pubblico urbano, filiera dei rifiuti)” e tutto ciò “ha generato una significativa pressione della domanda di servizi socio-assistenziali non sostenibile dalle condizioni di disequilibrio del bilancio finanziario”.
«A fronte di queste premesse – evidenzia Cuttica di Revigliasco – la crisi pandemica Covid-19 che si è abbattuta sulla nostra comunità locale ha particolarmente enfatizzato le problematiche già in corso. Al pari degli altri Comuni italiani che stanno affrontando l’attuale emergenza con bilanci finanziari già in difficoltà per cause pregresse, Alessandria non viene certo meno alle proprie responsabilità e la nostra amministrazione ha già in cantiere specifiche misure per la ripresa economica e sociale del territorio, sapendo anche di poter contare su risorse umane pronte ad accettare questa sfida. Tuttavia, la nostra città necessita di un’attenzione speciale da parte del Governo: un’attenzione che ci consenta di portare a compimento i nostri obiettivi di ripresa economico-sociale dopo la pandemia grazie all’approvazione di “misure specifiche” per gli Enti come il Comune di Alessandria che, da soli, non possono reperire sufficienti risorse finanziarie per uscire da questa drammatica crisi e rilanciare complessivamente lo sviluppo del proprio territorio”.
“Più specificamente – prosegue il primo cittadino – ciò che ho richiesto al presidente Conte in questa lettera va ‘oltre’ a quelle misure emergenziali – certo utili, ma non sufficienti per noi – quali le anticipazioni di cassa, la sospensione delle scadenze per i contribuenti o i contributi correnti per l’acquisto di beni e servizi per l’emergenza pandemica ovvero gli incrementi del Fondo di solidarietà specificatamente finalizzate per spese settoriali. Il nostro Comune, al pari di quanto sottolineato dalle principali Associazioni nazionali di rappresentanza degli enti locali per situazioni analoghe ad Alessandria, ha assoluta necessità di ‘guardare oltre’ l’emergenza Covid-19 e di essere opportunamente sostenuto anche dal Governo per concretizzare significativi interventi strutturali di breve e medio termine”.
La nota individua in particolare i seguenti ambiti su cui concentrare gli interventi strutturali di breve e medio termine richiesti al Governo: sostegno finanziario diretto alle imprese locali e ai privati, che subiscono rispettivamente l’azzeramento del fatturato e la disoccupazione, per il pagamento (e non per la dilazione delle scadenze) di affitti, canoni di locazione, utenze e rate mutui col fine di evitare il collasso della rete socio-assistenziale locale; difesa e la tutela dei mercati dei servizi pubblici locali a domanda individuale ove operano soggetti partecipati dagli enti locali per evitare crisi aziendali con ripercussioni negative a carico dei bilanci pubblici; approvazione di norme di programmazione economica territoriale che consentano nuovi insediamenti produttivi sul territorio predisponendo tutte le condizioni affinché la ripresa del Paese non finisca nuovamente per ignorare le aree e i territori a basso livello di prodotto interno lordo; approvazione a burocrazia zero e il finanziamento di investimenti infrastrutturali per il riassetto idrogeologico del territorio, per il potenziamento significativo dei collegamenti passeggeri e merci con le Città metropolitane di riferimento nonché per l’eliminazione del divario digitale tuttora presenti in alcune zone”.