“C1 e C2 a girone unico? Abbiamo un piano strategico”
Ghirelli: "Il protocollo medico deve valere dalla A ai dilettanti"
FIRENZE – “La salute viene prima di tutto e il protocollo sanitario magari potrà anche essere ritoccato, ma è da applicare a tutto il calcio, dalla serie A a tutte le categorie dei dilettanti, perché il virus non fa distinzioni, come ci ha dimostrato, chiudendoci tutti in casa”. Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro, è intervenuto alla trasmissione ‘Tutti convocati’ su Radio 24, evidenziando anche le difficoltà per la ripresa.”Dobbiamo osservare i contenuti del protocollo, altrimenti non c’è calcio, ma servono strutture mediche. Come gestire le settimane del ‘periodo chiuso’ per preservare il ‘gruppo squadra’? Si va in hotel? E i costi come si possono sostenere? Senza dimenticare che la serie C ha 60 club in quasi tutte le regioni, dove ci sono modelli diversi di sanità, di ospedali e di laboratori”.
Ghirelli si è espresso anche sulla nuova ipotesi per la terza serie nazionale, di fatto il ritorno a C1 e C2, entrambe a girone unico. “Lo scenario alla ripresa sarà diverso da quello in cui eravamo calati nel momento in cui è iniziata l’emergenza. Come Lega Pro abbiamo un piano strategico e lo presenteremo il 4 maggio in assemblea: con continuità e coraggio, dobbiamo chiudere la stagione della cultura dei fallimenti, e ripartire. La C è un grande impianto sociale, al limite del no profit“.