«Tamponi: a breve nuovo laboratorio per aumentare i test»
«L'Asl sta lavorando per aprire un nuovo laboratorio a Tortona: almeno 400 tamponi al giorno»
ACQUI TERME – Dopo aver confermato la sostanziale situazione di stabilità nei reparti dell’ospedale ‘Galliano’, Lorenzo Lucchini tocca uno dei temi più caldi degli ultimi giorni, ovvero le procedure e le tempistiche legate ai test su tampone: «È aumentata l’esigenza dal punto di vista dello screening per determinare le positività. Il bisogno è molto più alto di quella che è l’attuale disponibilità. L’Asl – sottolinea il primo cittadino acquese – si è mossa per strutturare un nuovo laboratorio a Tortona e nel giro di una settimana si dovrebbe partire con un regime di 400-450 tamponi al giorno, che dovrebbe essere sufficiente per soddisfare le necessità attuali». «Le tante situazioni di difficoltà che riguardano le persone in quarantena che convivono con parenti positivi al Covid – continua Lucchini – dovrebbero ridursi per l’inizio di maggio. Fino ad allora credo che permarrà una certa difficoltà nel conoscere la data esatta in cui verrà eseguito il tampone. Chiedo di avere ancora un po’ di pazienza. Purtroppo non esiste un call center strutturato per rispondere alle tantissime domande che pervengono, la situazione è molto congestionata».
Un’altra problematica si affianca a quella dei tamponi: «Molti cittadini mi chiedono notizie sui test sierologici. La Regione ha appena ricevuto una lettera spedita dal sottoscritto insieme ai sindaci di Novi e Casale in cui chiediamo l’autorizzazione regionale necessaria e far partire i test prima possibile. I test sierologici, però, devono essere condotti con una logica temporale. In questo momento, quindi, le priorità vanno al personale sanitario che è a diretto contatto con i pazienti positivi. Meno necessari i test sulle persone in quarantena domiciliare e che non sono esposte al virus. Sono soprattutto i casi che riguardano pazienti che stanno uscendo da una positività conclamata ad avere in questo momento la precedenza, perché c’è il bisogno di sapere se si sta verificando una reazione immunitaria adeguata. Per quanto riguarda i tamponi, invece, c’è un’esigenza maggiore perché si tratta dell’esame che stabilisce a tutti gli effetti la positività o meno al coronavirus».
Infine, una battuta sui dispositivi di produzione individuale: «Grazie ai numerosi approvvigionamenti delle ultime settimane il bisogno di guanti, visori e mascherini va via via riducendosi. Ciò che serve invece sono i camici monouso che purtroppo stentano ad arrivare da altri canali. Per questo motivo abbiamo chiesto ad un’azienda acquese di realizzare camici in microfibra idrorepellente. Stiamo facendo dei test, nel momento in cui avremo la certezza di una resistenza al lavaggio ripetuto, insieme alla direzioni delle diverse realtà sanitarie cittadine ci attiveremo per predisporre un ordine adeguato».