Cartosio celebra la Giornata della Terra
«L’epidemia provocata dal nuovo virus, con il suo tragico carico di morti e miseria, serva da insegnamento»
CARTOSIO – Oggi si celebra la 50esima Giornata Mondiale della Terra. Diverse personalità del mondo della cultura, della scienza e dell’ecologia hanno lanciato un appello per cambiare il modo di vivere e sentire il pianeta in un documento dal motto: «Mai più come prima».
Alla campagna ha aderito il Comune di Cartosio del sindaco Mario Morena. «E’ un documento per alzare l’impegno civile a difesa dell’ambiente e della salute, a partire dall’emergenza sanitaria – ha spiegato citando il testo – L’epidemia provocata dal nuovo virus, con il suo tragico carico di morti e miseria, serva da insegnamento. La Terra è un macrorganismo vivente in cui tutto si tiene: biologia, ecologia, economia, istituzioni sociali, giuridiche e politiche. La salute di ciascun individuo è interconnessa e dipendente dal buon funzionamento dei cicli vitali del pianeta. Il susseguirsi di malattie nuove e terribili sempre più frequenti e virulente è la conseguenza dell’alterazione dei delicati equilibri naturali esistenti tra le differenti specie viventi e i loro relativi habitat».
Secondo il movimento l’abbattimento e gli incendi delle foreste tropicali, il consumo di suolo vergine, lo sfruttamento minerario, la caccia e il consumo di fauna selvatica, la concentrazione di allevamenti animali, l’agricoltura superintensiva, il sovraffollamento urbano e lo spostamento continuo di merci e persone sarebbero le cause primarie dello scatenamento delle pandemie. «Come aveva scritto inascoltato un attento osservatore dei microrganismi patogeni: “Là dove si abbattono gli alberi e si uccide la fauna, i germi del posto si trovano a volare in giro come polvere che si alza dalle macerie”» ha concluso il sindaco.