Protezione civile: ogni giorno più di cento volontari
Al Centro Operativo Comunale la macchina organizzativa è attiva, da lunedì a domenica, dalle 7:30 alle 19:30
ACQUI TERME – 200 pasti al giorno, 30 pacchi alimentari alle famiglie meno abbienti, 100 volontari impiegati per la gestione della spesa per i soggetti in quarantena e distribuzione mascherine di protezione a sanitari e persone contagiate, sono questi alcuni dei numeri che la Protezione civile di Acqui Terme mette in campo da oltre un mese nell’emergenza.
Al Centro Operativo Comunale la macchina organizzativa è attiva, da lunedì a domenica, dalle 7:30 alle 19:30, e consta di diversi uffici che gestiscono 200 volontari. Al vertice di questa struttura il sindaco Lorenzo Lucchini, il presidente della Protezione civile acquese Lorenzo Torielli e la comandante della Polizia Locale, Paola Cimmino. «Il quartier generale è riservato solo agli operatori con rigorosi controlli degli accessi tramite attività di pre-triage da parte del personale specializzato – hanno spiegato – Ogni ufficio consta di 2 o 3 volontari che a turno si alternano in diverse attività: l’ufficio “spesa sanitaria” si occupa della gestione e consegna della spesa, del ritiro dei rifiuti per chi è soggetti in quarantena e gli anziani over 65; l’ufficio “assistenza sociale” si occupa della consegna dei pasti e dei pacchi alimentari su richiesta dei soggetti in difficoltà economica, in collaborazione con la mensa della Caritas “don Galliano”; l’ufficio “chimico” si compone invece di un laboratorio per la produzione di liquido disinfettante su base alcolica grazie al contributo tecnico di esperti chimici anche dell’istituto Rita Levi Montalcini; l’ufficio “assistenza telefonica” è invece fornisce consulenza di diverso genere, avvalendosi di avvocati, commercialisti, medici, osteopati e psicologi».
Ci sono poi i ‘progetti Snorkeling’, un ufficio è delegato alla raccolta e trasformazione delle maschere subacquee in ausili per l’attività respiratoria e in dispositivi di protezione per il personale sanitario. Grazie alla collaborazione di diverse aziende (tra le quali addirittura la Fiat) e la creazione di diverse valvole adattabili, i supporti sono diventati apparati per migliorare la ventilazione dei contagiati dal Covid-19 e con l’applicazione di filtri (agricoli) riconducibili agli FP3, presidi di protezione per medici e infermieri esposti al contagio. «Le 800 maschere fino ad ora ricevute sono state distribuite al personale sanitario che ne ha avuto urgentemente bisogno, come ad esempio gli odontoiatri». Accanto al Centro Operativo Comunale è stato creato un grande magazzino in collaborazione con la palestra della Boxe per la giacenza e la gestione delle merci.