Famiglie più vicine con i tablet nelle case di riposo
Il gruppo l'Unione fa la forza ha già acquistato alcuni tablet per l'Ipab Ottolenghi
ACQUI TERME – L’isolamento emergenziale per molti si è tradotto in una condizione di estrema solitudine. Gli anziani, già vittime ordinarie di questa ‘patologia sociale’, con il blocco della mobilità sono stati messi ancor di più a dura prova allontanati dall’abbraccio di figli e nipoti. Condizioni peggiori per i canuti ospiti delle case di cura dell’Acquese dove le visite sono vietate per scongiurare il contagio. Ma c’è chi ha teso una mano. «Il gruppo L’Unione fa la forza, con il supporto del Comune di Acqui Terme, ha deciso di acquistare alcuni tablet per aiutare gli anziani ospiti della Ipab “Jona Ottolenghi” a comunicare con i propri parenti – hanno comunicato da Palazzo Levi – La casa di riposo “Ottolenghi” entro le prossime settimane potrebbe così attivare un servizio di videochiamata che, grazie a tablet e applicazioni come WhatsApp, Zoom, Skype o Signal, permetterà agli ospiti di parlare e vedere i propri cari anche a distanza».
Si tratta di un’iniziativa innovativa che dimostra grande sensibilità. Entro la prossima settimana sarà stilato un protocollo per organizzare dettagliatamente il servizio. «In questo momento difficile riuscire a restare in comunicazione con i propri cari è una priorità per gli ospiti delle Rsa, che avranno modo, grazie all’aiuto degli operatori sanitari, di avere un collegamento visivo con i propri parenti e di sentirsi a loro più vicini , annullando virtualmente quella dolorosa ma necessaria distanza, che le misure di precauzione per l’emergenza hanno imposto» ha commentato il sindaco Lorenzo Lucchini.