“Sindaco, difenda i suoi cittadini”
L'ex sindaco Rita Rossa: "Perché non chiede spiegazioni alla Regione?"
ALESSANDRIA – L’ex sindaco Rita Rossa attacca sull’emergenza coronavirus ad Alessandria e provincia: “La situazione dei contagi in Piemonte – sottolinea – è ancora molto elevata, purtroppo anche le morti raggiungono numeri preoccupanti e, in controtendenza con l’andamento generale, la curva non si stabilizza e non decresce. È chiaro che tutto questo ha, a mio giudizio, ragioni legate alla sostanziale incapacità di tentare di isolare i focolai. In particolare, ciò che manca è un’azione decisa affinché siano fatti i tamponi e i test sierologici, in primis agli operatori sanitari e parallelamente nelle residenze per anziani”.
La Regione poteva fare di più? “Trovo del tutto incomprensibile che il presidente Cirio, nell’ordinanza che ha firmato il giorno di Pasquetta, riservi un unico punto alla tutela e al monitoraggio del personale sanitario. E, cosa inaccettabile, si limiti ad ordinare “alle strutture sanitarie di attuare un monitoraggio clinico del personale con rilevazione della temperatura corporea prima del turno di lavoro”(sic). Tutto ciò non tutela gli operatori e suona quale ordine maldestro rispetto ai sacrifici che si stanno facendo e ai prezzi che si pagheranno in questa situazione”.
E Alessandria? “Dai numeri e dalle statistiche Alessandria si attesta fra le aree più colpite. Eppure la narrazione che il sindaco Cuttica continua a proporre nei suoi video, nei quali il suo atteggiamento tradisce l’ottimismo delle parole, con la frase “qua va meglio che da altre parti”, sembra essere tranquillizzante. Perché il sindaco non chiede spiegazioni alla Regione? Perché non chiede misure per isolare i focolai? Perché non chiede che vengano effettuati i tamponi ai sanitari e nelle Rsa a operatori e ospiti? Perché non reagisce alla disposizione che si limita a chiedere che ai medici e al personale sanitario sia semplicemente misurata la temperatura corporea prima dell’inizio del turno di lavoro? Domande senza risposte purtroppo. Sindaco, svolga il suo ruolo, difenda i suoi cittadini“.
Le mascherine, pur con ritardo, sono arrivate: “Ma perché farle distribuire alle farmacie e non consegnarle a casa? Il rischio degli assembramenti è elevato e, viste le caratteristiche di chi può ritirarle gratuitamente, si costringono anziani e soggetti più esposti a uscire. È sensato tutto ciò? Io credo di no”.