NoviMakers, la solidarietà stampata in 3d: prodotte mille visiere
Punto Giovani e cinque makers novesi hanno realizzato protezioni per le strutture sanitarie
NOVI LIGURE — Oltre mille visiere protettive per il personale sanitario sono state prodotte grazie al progetto NoviMakers. La collaborazione tra il Punto Giovani di Novi Ligure e cinque giovani makers dotati di stampanti 3d (Andrea Fasciolo di Af Modelli Industriali, Paolo Ferrari, Andrea Serrapiglio, Marco Terragno, Alessio Latina di Starlab) ha permesso di avviare la fabbricazione di visiere che sono state donate a diverse strutture sanitarie: gli ospedali di Novi, Alessandria e Tortona, la Croce Rossa di Novi, i medici di famiglia e i pediatri del distretto novese, la protezione civile di Novi e Tortona, e così via.
Il progetto è iniziato con l’appello a eseguire una prova di stampa per le valvole progettate dall’azienda Isinnova di Brescia in collaborazione con Decathlon che ha messo subito a disposizione i disegni trasformando comuni maschere da snorkeling in maschere respiratorie d’emergenza.
Il Punto Giovani, servizio del Comune di Novi Ligure e gestito dalla cooperativa Azimut, ha da subito messo a disposizione le proprie stampanti 3d e in pochissime ore si è avviata una macchina organizzativa in cui sono stati coinvolti cinque maker novesi.
Il gruppo ha iniziato a chiedere direttamente ai lavoratori di cosa avessero più bisogno ed è emerso che le visiere protettive erano molto richieste. Si tratta di oggetti facili la realizzare con una stampante 3d: basta un telaio simile a un cerchietto con ganci per sostenere un foglio lucido spesso. Il gruppo Novi Makers si è messo a disposizione e a oggi ha prodotto e donato più di un migliaio di visiere.
«Un sentito ringraziamento da parte dell’amministrazione e mio personale, per questa lodevole iniziativa va a tutti i ragazzi che con il loro intervento, con lo spirito di iniziativa tipico dei giovani, si sono messi a disposizione della collettività e hanno fornito un prezioso aiuto in questo difficile momento», dice Marisa Franco, assessore comunale agli Affari Sociali.