La C a giugno? Azzardo pericoloso
Intanto la Figc ferma definitivamente tutti i campionati giovanili nazionali
ALESSANDRIA – “Prima la A, a seguire la B e la C”. La ripartenza in tre fasi diverse è indicata dalla Commissione medica presieduta dal dottor Zeppilli, che ha dettato le linee per la ripresa a tutela della salute, e, anche, dalla Figc.
Per la massima serie si parla di allenamenti dal 4 e ritorno in campo il 31 maggio. Dopo toccherebbe a B e C, c’è chi ipotizza, addirittura la settimana successiva. Naturalmente seguendo i protocolli di sicurezza, con una unica sede di ritiro per tutto il gruppo squadra, sanificazione di tutti gli impianti prima e dopo gli allenamenti, docce individuali, tamponi ogni quattro giorni, il medico sociale sempre presente. Per una decina di club di A potrebbe essere anche fattibile, per gli altri molto complicato, senza contare cosa potrebbe accadere se si scoprisse anche un solo caso di positività tra i tesserati.
Alcuni medici sostengono che per la C (e per la B) è impraticabile: per una questione di strutture e per i costi, per la logistica, perché le società sono sostenute da presidenti che hanno aziende duramente colpite dalla crisi.
La terze serie ha dato indicazioni precise al presidente Francesco Ghirelli, che sul tema sospensione fa un po’ di pretattica, temendo i ricorsi dei club: di chi, in caso di organici congelati, non salirà (Galliani è stato chiaro, “la B ci spetta”, annunciando battaglia), ma se dovessero essere promosse le tre prime e l’eventuale miglior seconda, scenderebbero in campo, quello della giustizia sportiva, gli aspiranti ai playoff. “La decisione la devono prendere il Governo, il Coni e la Figc”.
Pensare, però, alle società di C, e quindi anche l’Alessandria, che ricominciano ad allenarsi dal 10 di maggio per tornare a giocare il 7, o il 14, giugno è un azzardo pericoloso, per una categoria che rischia di uscire comunque decimata dall’emergenza coronavirus
Dopo 40 giorni confusione e incertezze regnano più ancora che all’inizio e il presidente del Coni, Giovanni Malagò, è convinto che alla Figc manchi un piano “preciso, chiaro, praticabile e concreto”.
L’unica decisione la Federcalcio l’ha presa oggi: sospensione definitiva di tutti i campionati nazionali e,quindi, anche di Under 17, Under 16 e Under 15, anche quelli di C, in cui l’Alessandria ha le sue squadre. Stop anche a tutte le fasi nazionali giovanili pure per il calcio a 5 e femminile.
A breve dovrebbe seguire un provvedimento analogo per Berretti e Primavera. La Lega Nazionale Dilettanti ancora non si pronuncia, una attesa che coinvolge anche i comitati regionali, che pure stanno raccogliendo l’appello dei club a chiudere e far arrivare risorse per ripartire.