Per la Liberazione “Bella Ciao” dalle finestre
E a Casale hanno già aderito Bonfanti e il Collettivo Teatrale
CASALE – Sarà decisamente un 25 aprile diverso quello del 2020. La Festa di Liberazione non potrà, necessariamente, svolgersi con manifestazioni pubbliche e tradizionali eventi di socializzazione.
L’Anpi perciò ha deciso perciò che il 25 aprile alle ore 15, l’ora in cui ogni anno parte a Milano il grande corteo nazionale, si esponga il tricolore dalle finestre, dai balconi. L’invito è di intonare contestualmente Bella Ciao. “In un momento intenso saremo insieme, con la Liberazione nel cuore. Con la sua bella e unitaria energia” spiega l’Anpi.
Anche la sezione di Casale parteciperà a questo rito collettivo ma casalingo: “Casale Monferrato può già vantare l’adesione di Paolo Bonfanti e del Collettivo Teatrale con due sorprese. Chiediamo può aderire nella modalità preferita: suonando, cantando, ballando, proponendo delle letture. Diamo libero spazio alla fantasia utilizzando gli hastag #bellaciaoinognicasa e #bellaciaoinognicasaLE. Comunicateci l’adesione a info@anpicasale.it. Il 25 aprile rinasce la libertà. Ogni anno ci si ritrova per festeggiare la liberazione dal nazifascismo e riflettere sui valori della Carta Costituzionale. Ci si stringe intorno al tricolore per sentirsi una comunità civile e per riaffermare che quelle pagine nefaste della nostra storia non si ripeteranno mai. Quest’anno, nel settantacinquesimo anniversario della Liberazione, abbiamo bisogno più che mai di celebrare la nostra libertà. In un momento in cui siamo costretti all’isolamento per combattere un nemico invisibile, in cui la distanza sociale ci rende un po’ più soli, possiamo e dobbiamo stringerci e sostenerci. Vogliamo riconoscerci gli uni negli altri, tornare a guardare al futuro con speranza e coraggio, e soprattutto ricordarci che una volta passata questa tempesta saremo chiamati a ricostruire un mondo più giusto, più equo, più sostenibile. Mai come in questa occasione ci è chiaro che occorre porre fine a tutte le guerre fratricide per unirci tutti nell’unica lotta contro i tre nemici comuni: il virus, il riscaldamento del pianeta e le disuguaglianze socio-economiche. La nostra piazza sarà virtuale ma ugualmente gremita e animata, il palcoscenico saranno le nostre case piene di calore, i nostri computer e i nostri smartphone faranno il resto. Uniamoci per metterci alle spalle questa crisi e disegnare un domani luminoso e promettente. Sarà un 25 aprile di liberazione, forse il più grande dal dopoguerra”.