Econet: in arrivo le fatture del “porta a porta” in 22 comuni
Interessati diversi piccoli centri dell'Ovadese e dell'Acquese
OVADA – Saranno emesse nei prossimi giorni le fatture indirizzate agli utenti dei Comuni a cui non è ancora pervenuto il conguaglio del 2019. Fatto specie per i centri zona Ovada e Acqui Terme, salvo rare eccezioni, dove Econet ha rimarcato che è già stata completata la fatturazione totale relativa allo scorso anno, in ventidue realtà dell’Ovadese e dell’Acquese è in arrivo una lettera dalla sede di strada Rebba. «La nostra è una società pubblica che vive autonomamente grazie al pagamento di un corrispettivo da parte degli utenti – spiega Elio Ardizzone, presidente di Econet – e non ci possiamo permetterci di avere crisi di liquidità. Comprendiamo bene le difficoltà del momento legate alla diffusione dell’emergenza sanitaria in corso ma, per poter mantenere il servizio occorre continuare a pagare gli stipendi ai dipendenti ed i fornitori. Siamo consapevoli del fatto che alcune attività commerciali attualmente chiuse possano essere in crisi, ma con chi ne ha bisogno vedremo di concordare forme di pagamento adatte».
L’azienda sottolinea che restano sono parecchie fatture insolute fra quelle già emesse nei mesi scorsi. «Al momento abbiamo sospeso le attività di recupero crediti – conclude Ardizzone – ma ritengo che chi ne ha la possibilità abbia il dovere di pagare il dovuto. Il nostro compito è quello di garantire il miglior servizio possibile; le tariffe applicate non sono finalizzate a creare utili (che sarebbero comunque reinvestiti per migliorare il servizio pubblico) ma solo a far fronte ai costi (stipendi innanzitutto). E’ in gioco la sopravvivenza della nostra, della “vostra” società e della continuità di un servizio essenziale che, in questo momento, deve essere assolutamente mantenuto».