Lucchini: «Morti in aumento, ma difficile dire quanti per Covid»
Domani nel laboratorio analisi del Galliano sarà installata la macchina per il controllo delle immunoglobuline
ACQUI TERME – «In ospedale abbiamo un paio di posti liberi tra il sesto e il quarto piano Covid. In terapia intensiva sono ricoverati sette pazienti e in Pronto Soccorso so che sono appena arrivate tre ambulanze. A Villa Igea ci sono 20 degenti positivi al coronavirus, più cinque in arrivo nel pomeriggio» questi i dati aggiornati dal sindaco Lorenzo Lucchini nel quotidiano video pubblicato su Facebook. «La situazione, quindi, è ancora numericamente importante. Continua però a trattarsi in larga parte pazienti provenienti da altri territori. Su 16 degenti al sesto piano tre sono di Acqui e tre dell’Acquese, gli altri dieci provengono da altre zone della provincia e dal torinese»
I decessi sono aumentati, ma il primo cittadino sottolinea che si tratta di una tendenza «che capita tutti gli anni in questo periodo. Non è semplice capire quante siano le persone decedute per Covid, perché in molti casi sussiste tutta la questione legata ai tamponi e alle diagnosi che spesso non vengono effettuate al momento del decesso. Se c’è stata positività o meno si sa solo in un secondo tempo. Si tratta comunque di persone per la stragrande maggioranza in età avanzata».
Domani arriverà al ‘Galliano’ la macchina per le indagini sul siero «che sarà installata nel laboratorio analisi. Questo strumento è dotato di un’alta specificità per quanto riguarda la misurazione delle immunoglobuline. È un test molto importante per capire la diffusione di pazienti positivi che attraverso il proprio sistema immunitario danno una risposta anticorpale alla malattia. Il primo set di esami sarà effettuato su tutti i dipendenti ospedalieri ed extraospedalieri che stanno lavorando in prima linea per poi allargare il campo di azione».
In conclusione, un appello a chi svolge attività a domicilio non consentite: «Mi viene segnalato che ci sono parrucchiere ed estetiste che si recano a casa delle persone per svolgere attività domiciliare. Questo non è consentito perché è altamente pericoloso sia per chi svolge il servizio sia per chi lo riceve. Per adempiere a tali bisogni ci stiamo attivando per raccogliere una serie di numeri di telefono di professionisti del settore per dispensare consulenze ai cittadini sugli acquisti e l’utilizzo dei materiali» Per saperne di più basterà chiamare il numero delle Protezione Civile 0144 770341.