Anche Tommasi allontana la ripresa
Il presidente dell'Aic: "Garanzie per i giocatori di C e D e per il femminile"
ALESSANDRIA – Due giorni dopo l’assemblea della Lega Pro la Reggina annuncia che verserà ai giocatori lo stipendio di marzo integralmente, mentre tutti i tesserati del Monza, calciatori e staff, hanno raggiunto un accordo con la società per una riduzione del 50 per cento.
Due situazioni diverse in una serie C che, comunque, sta cercando di trovare soluzioni per garantire quella continuità aziendale a forte rischio in molte realtà. Il tutto nell’incertezza sulle sorti del campionato, anche se molti club, venerdì, hanno manifestato la volontà di chiudere i giochi senza ulteriori attese, scelta che, però, spetta alla Figc, dove regna divisione sui verdetti.
Sul caso stipendi, il presidente di Assocalciatori, Damiano Tommasi, in una intervista a RaiNews24, ha ribadito la battaglia a tutela dei giocatori di C, D e delle atlete del calcio femminile. “Con gli stipendi mantengono la famiglia, in C almeno il 70 per cento dei calciatori ha uno stipendio inferiore ai 50mila euro lordi”. Tommasi ribadisce che si sta tentando di vedere se le risorse risparmiate e quelle recuperate dal sistema “possono essere utilizzate come tutela per gli stipendi più bassi, che sono anche quelli dei tesserati di 160 società di D”.
Sulla ripresa Tommasi è categorico. “Tutte le persone devono essere messe in sicurezza e tornare al lavoro solo quando le condizioni lo permetteranno: vale per giocatori, tecnici, dirigenti, magazzinieri, massaggiatori, adddetti al campo“. Una affermazione che fa aumentare le percentuali di fine anticipata della stagione. Almeno nella terza serie.