Didattica a distanza: l’esperienza del Leardi
CASALE – L’Istituto Superiore “Leardi”, in queste difficili settimane, ha proposto agli alunni e alle loro famiglie la propria didattica a distanza, fatta di videolezioni, di attività e di ascolto partecipato delle necessità del singolo. L’Istituto, grazie ai fondi che il Ministero dell’Istruzione erogherà a breve, sta già procedendo a una ricognizione e sta predisponendo un progetto di supporto, partendo dalla mappatura delle situazioni di difficoltà. Inoltre, la didattica sa reinventarsi, come spiega la docente di Scienze Integrate, prof.ssa Maria Cristina Portinaro: «L’assenza dei laboratori potrebbe essere d’ostacolo per l’insegnamento della chimica, perciò perché non sfruttare ciò che gli alunni possono avere a disposizione a casa? Collegati online e trasformando la cucina in un ambiente di apprendimento, alle seconde sto proponendo una serie di attività sperimentali su cui possono svolgere vere relazioni di osservazione».
Tutti si sono ingegnati, trovando le strategie più efficaci per comunicare con i ragazzi: video e audio-registrazioni, lezioni in diretta tramite Google Meet, invio di materiale e supporto costante attraverso i canali a disposizione. C’è anche chi promuove una corretta salute alimentare, condividendo con i propri studenti gli spuntini preparati per l’intervallo virtuale.