Valenza: i morti sono raddoppiati rispetto all’anno scorso
Il dato comunicato dal sindaco Barbero
VALENZA – I morti a Valenza nel marzo 2019 erano stati 18. Nello stesso periodo del 2020 questo numero è salito a 37. Il dato, passibile di lievi oscillazioni per le difficoltà di comunicazione tra gli stati civili, per i valenzani morti fuori dal territorio, è probabilmente il passaggio più interessante del messaggio diffuso ieri sera dal sindaco Gianluca Barbero che così lo commenta: “Un dato di una enormità sconvolgente che ci mette di fronte alla gravità della situazione. Trovo inspiegabile che qualcuno continui comportarsi con leggerezza e in modo sostanzialmente normale in questo contesto. Per chi non l’avesse compreso, ed ahimè ci sono anche molti anziani tra questi, ci sono in gioco la salute ed il futuro della nostra comunità. Certo anche il futuro perchè se non riusciremo a normalizzare quanto prima la situazione il nostro sistema economico produttivo, che portava i dati di una avviata ripresa, si troverà di fronte ad uno scenario difficilissimo. Allora per l’ennesima volta per voi, per noi ,per i nostri giovani, per potere riprendere il lavoro quanto prima stai a casa”.
“Domani – oggi – accompagnerò il buon Stefano (Nino) Verità nel suo ultimo viaggio e credo di doverlo fare in nome e per conto vostro per il tributo che la nostra comunità deve, a mio avviso, ad un uomo che ha scelto di fare di Valenza la sua patria di adozione ed al punto di onorarla con, tra le altre, quella straordinaria opera del dizionario di Valenzano. Come dico sempre la valenzanità è una condizione dell’anima, come lui ha dimostrato. Avrei forse voluto o dovuto fare lo stesso con tutti i concittadini che ci hanno lasciato in questi giorni ma credetemi non c’è stato momento in cui un pensiero a tutti loro non sia andato. Li ricorderemo insieme in un grande momento collettivo non appena le circostanze lo permetteranno. Quasi 15.000 mascherine consegnate, pronti a partire dopo le delibere di oggi dal fine settimana con i contributi per l’acquisto dei generi di prima necessità e domani si ricomincia con tutto la forza che la nostra città merita e che voi restituite ai volontari ogni volta che bussano alla vostra porta. Nessuno deve essere o sentirsi solo. Mai. Insieme. Un abbraccio”.