La Croce Verde piange Guido Perasso
Presidente tra il 1995 e il 2004, fu nominato Cavalliere della Repubblica per il suo impegno nel volontariato
OVADA – “Essere volontario in Croce Verde permette di riscoprire l’amore per il prossimo e la solidarietà”. Se n’è andato nei giorni scorso Guido Perasso, uno dei volti simbolo dell’associazione di volontariato che contribuì a far crescere. Un impegno di quarant’anni, da aspirante milite fino alla carica di presidente raggiunta negli anni ’90 e ricoperta per una decina di anni. Perasso, che nella vita era stato impiegato alla Morteo, considerava la pubblica assistenza la sua seconda famiglia. Nel febbraio del 1983, proprio in ragione del suo grande impegno, era stato nominato Cavalliere della Repubblica. Proprio in quegli anni al fianco dei presidenti che si sono succeduti (Grillo, Oddini e Pizzorni) aveva dato il suo contributo come direttore dei servizi. Successivamente si spese molto per adeguare alle nuove esigenze l’attuale sede di largo 11 gennaio. La scomparsa di Perasso, 80 anni, ha generato una profonda scia di commozione nella città e soprattutto tra i volontari della Croce Verde, una guida per le generazioni precedenti, un simbolo di impegno per quelle successiva.