Scuole chiuse, lezioni in rete. Ma non tutti hanno internet facile
Lo segnala il preside Calvo che chiede aiuto
CASALE – Le scuole sono chiuse ma, in questo periodo, nonostante la tecnologia offra la possibilità di fornire lezioni agli studenti anche a distanza, questa opportunità non è alla portata di tutti: l’emergenza sanitaria ha prodotto una ulteriore emergenza di tipo educativo.
A sostenerlo è il preside del Balbo di Casale Riccardo Calvo. «una parte degli alunni afferenti alla nostra scuola, oltre ad avere in molti casi problemi di connettività, lamenta difficoltà economiche e materiali per l’acquisto di strumentazioni informatiche e di forniture digitali (come le connessioni dati) minime e sufficienti per la fruizione delle lezioni virtuali. Il nostro personale ha fatto di tutto, smontando l’impossibile pur di dare ai ragazzi ogni materiale non indispensabile alla scuola e per sopperire alla mancanza di tecnologia da parte degli alunni».
Quindi alcuni studenti non riescono a seguire perchè non hanno a disposizione una connessione performante oppure perchè non possono permettersela, anche solo “dati”. Per questo, visto che l’emergenza non dovrebbe finire a breve «siamo convinti che si debba fare un salto di qualità per far sentire le famiglie e i ragazzi “connessi” alla scuola prima che alla rete e per non aumentare il differenziale sociale. Non bisogna accentuare l’allontanamento tra fasce reddituali e la forbice di disagio sociale: siamo spaventati dal rischio che, tornati alla normalità didattica, si veda che è aumentato lo scarto tra le diverse fasce già all’interno della scuola, in un contesto – parliamo almeno per questa nostra scuola – che già è molto variegato per distanza reddituale e per varietà di contesti geografici che condizionano già in situazioni ordinarie» prosegue Calvo.
Che fare perciò? Calvo auspica una mobilitazione simile a quella che i Monferrini stanno mettendo in campo per la sanità: «Servirebbe qualcosa di analogo con l’acquisto di pacchetti di connessione dati e/o di tecnologia già cantierabile nell’immediato o per la distribuzione nelle forme di legge. Occorrerebbe far avere questi materiali (compresa la connettività) a tutti gli studenti in bisogno con forme di prestito d’uso con le modalità di legge e con l’interessamento immediato anche della Protezione civile, in tempi utili per la partita di quest’anno che speriamo sia vinta al più presto».
Parte quindi un appello: «Ognuno nel proprio ambito – genitore, filantropo, semplice cittadino – dotato di mezzi, si può mettere in comunicazione con noi per manifestare la propria disponibilità (0142 417707, alis009005@istruzione.it), ripetendo che nessuna azione potrà essere svolta se non con tutte le cautele e le attenzioni previste».