I malviventi non vanno in quarantena: occhio alle truffe
L'Acos ricorda che non vengono inviati tecnici a domicilio: "Non aprite e chiamate il 112". Posticipata anche la scadenza delle bollette
NOVI LIGURE — Come in ogni situazione di emergenza, la razza umana sta dando il meglio e il peggio di sé. Se il meglio, non c’è dubbio, è rappresentato dalle tante persone che con abnegazione stanno lottando per arginare l’infezione del coronavirus, il peggio è probabilmente rappresentato dai truffatori che cercano di approfittare della situazione.
Come i delinquenti che si presentano a casa degli anziani per fare il “tampone a domicilio” e derubarli o i commercianti disonesti che su internet vendono a caro prezzo mascherine finte. Non mancano poi i falsi addetti, un “grande classico” della truffa che purtroppo non è andato in quarantena.
L’Acos di Novi Ligure pertanto sottolinea che le aziende del gruppo (Acos Energia, Gestione Acqua, Gestione Ambiente, Acosì, Reti) in questo periodo di allarme sanitario non mandano personale presso le abitazioni dei clienti. «Se qualcuno vuole entrare in casa vostra dicendo di essere un nostro incaricato (ad esempio per vedere il contatore gas o acqua, per controlli o per proporre contratti) non aprite per nessun motivo e chiamate il 112», dicono da Acos.
Sempre Acos inoltre ricorda che fino a mercoledì 25 marzo gli sportelli saranno chiusi al pubblico. Per contattare gli uffici è consigliabile telefonare o utilizzare la posta elettronica: tutti i riferimenti sono consultabili qui. Le bollette di acqua, gas e gestione calore per i clienti domestici è stata posticipata al 15 aprile.