Suolo pubblico: cambia la tassa, agevolazioni in tre aree
Il provvedimento è stato approvato in consiglio comunale. Contraria "Ovada Viva"
OVADA – Cambiano le regole per le agevolazioni sulla tassa per l’occupazione del suolo pubblico sui ponteggi che decide di valorizzare la facciata del proprio condominio o abitazione. L’incentivo, da anni inteso per stimolare le operazioni di recupero architettonico sarà esteso a gran parte dell territorio del comune. Il provvedimento è stato approvato in consiglio comunale. Come messo per iscritto sull’apposita delibera, la riduzione sarà al 20%, la durata di tre mesi. «Da una statistica – ha spiegato il sindaco Paolo Lantero – costruita negli ultimi anni, abbiamo verificato che un periodo maggiore tende ad allungare i tempi di avanzamento del cantiere stesso. Per questo pensiamo che tre mesi siano una finestra ragionevole. Il 20% si combina con la detraibilità delle spese assicurata dal bonus facciate 2020. Fatti i conti, questa è la soluzione migliore per salvaguardare le risorse dei cittadini».
Non dello stesso avviso il gruppo consigliare “Ovada viva”. «Avevamo chiesto – è intervenuto il capogruppo, Pier Sandro Cassulo – una riduzione del 100% proprio per incentivare il recupero delle facciate. Direi che lo spirito non è stato compreso a pieno». Il gruppo di minoranza ha espresso voto negativo. La richiesta avanza in commissione dal consigliere Fabio Forno di esentare aree in cui sia già presente un cantiere non è stata accolta. «L’avevamo pensata – ha proseguito Cassulo – per piazza Garibaldi e per lanciare ai cittadini un certo tipo di messaggio». Nel provvedimento saranno individuate tre aree: il centro storico, dove l’agevolazione è sempre stata applicata, la corona e la periferia.
«La nostra intenzione – ha affermato il capogruppo di “Insieme per Ovada”, Mario Lottero, nel corso della dichiarazione di voto -portare avanti una politica coraggiosa da questo punto di vista. Abbiamo fatto un calcolo. Su un totale di 1.339 euro di lavori, combinando l’agevolazione comunale e la detraibilità del bonus, nel centro storico, la spesa si ridurrebbe a 107 euro complessivi». Di un incremento del numero dei lavori sul territorio cittadino beneficerebbe il settore dell’edilizia, il più colpito negli ultimi dieci anni dalla crisi economica.