Primo decennio di attività per l’Enoteca Regionale di Ovada
A causa dell'emergenza "Covid-19" non si terrà l'evento programmato per stamattina
OVADA – L’attesa festa non avrà luogo nella mattinata di oggi, complice l’emergenza legata al Covid-19. Ma, anche se non sarà possibile soffiare sulle candeline – visto (anche) che gli ospiti annunciati Marco Protopapa, assessore regionale all’Agricoltura, e Alberto Cirio (al telefono), governatore del Piemonte, sono impegnati dietro alla difficile vicenda del “coronavirus” -, è tempo di celebrazioni per l’Enoteca Regionale di Ovada e del Monferrato Ovadese che, nella giornata odierna, compie dieci anni. Oltre al ricco contributo di 100 mila euro accordato dalla Regione al progetto “Ori” nell’ambito del quale nei prossimi mesi si svilupperanno le iniziative di promozione, la settimana scorsa è arrivata anche la benedizione di un “palato” fino come Edoardo Raspelli. Il popolare critico culinario e volto televisivo, presente in città lo scorso autunno in occasione della sua partecipazione alla Fiera Nazionale del Tartufo di Trisobbio, sul ristorante dell’Enoteca ha speso parole molto incoraggianti tra le righe della sua importante rubrica.
Arrivano da Torino anche le linee guida contenute nell’articolo 42 della legge regionale 22 gennaio 2019, che prevede una modifica nella disciplina che regola le enoteche, con l’obiettivo di valorizzare la cosiddetta “filiera corta”, in un raggio di 70 chilometri. Proprio ciò che “Ori” porta avanti con i produttori locali. «La nuova legge regionale cambia la nostra prospettiva – spiega Marco Lanza, assessore alla Promozione e sviluppo del territorio del Comune di Ovada – perché ci permetterà di lavorare in sinergia con le enoteche del territorio, da quella di Acqui a Canelli. In questo primo decennio sono state affrontate tre fasi – prosegue Lanza –. Dopo la creazione e il consolidamento, ora siamo entrati nel periodo della maturazione». L’Enoteca ovadese si presenterà con credenziali importanti anche al di fuori dei confini zonali, visto che andrà a rappresentare i 21 comuni del Dolcetto. «Chiedere per l’Ovadese la presenza di un enoteca regionale è stata una grande intuizione – dicel’attuale sindaco Paolo Lantero – molto del merito va al mio predecessore Andrea Oddone non posso che ringraziare tutti i vari attori che si sono succeduti in questi anni».