#MangiaItaliano. Coldiretti: “noi non ci fermiamo”
Sabato al mercato coperto di Campagna Amica la mobilitazione per difendere il Made in Italy. Anche per Confagricoltura "siamo di fronte a comportamenti ingiustificati e privi di fondamento"
ALESSANDRIA – “Per combattere la disinformazione, gli attacchi strumentali e la concorrenza sleale gli agricoltori vi aspettiamo sabato al Mercato Coperto di via Guasco con #MangiaItaliano per salvare la reputazione del Made in Italy, difendere il territorio, l’economia e il lavoro e far conoscere il valore della più grande ricchezza del Paese, quella enogastronomica”: è l’invito di Coldiretti Alessandria, occasione per festeggiare, con un giorno di anticipo, anche la giornata dedicata alla donna. Verranno donati ramoscelli di mimosa, il simbolo della ricorrenza, un fiore che dietro una fragilità apparente mostra una grande forza con la capacità di crescere anche in terreni difficili.
“Un gesto semplice per ringraziare chi sceglie e sostiene i prodotti a chilometro zero del territorio alessandrino in un rapporto di fiducia sempre più forte – ha affermato il presidente di Coldiretti Alessandria Mauro Bianco – Non ci fermiamo, è questo il messaggio che vogliamo arrivi forte e chiaro, l’obiettivo è far conoscere direttamente dai protagonisti i primati del Made in Italy e del nostro territorio. Le nostre aziende agricole sono impegnate nel custodire un patrimonio di biodiversità che non ha eguali al mondo. La mobilitazione #MangiaItaliano vede coinvolti mercati agriturismi ma anche le industrie e le strutture commerciali più virtuose del settore, colpite ingiustamente da una dura emergenza: l’iniziativa riguarderà tutti i mezzi di comunicazione, a partire dai canali social”.
“Serve un impegno forte a livello regionale, ma anche nazionale e comunitario per sostenere il tessuto produttivo su cui sta pesando questa emergenza sanitaria. – ha aggiunto il direttore di Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo – Dal garantire la liquidità alle imprese agricole per estinguere i debiti bancari attraverso mutui a tasso zero, a tutelare il Made in Italy nel mondo con l’introduzione di sanzioni contro pratiche commerciali sleali e a sostenere le imprese agrituristiche con la sospensione di tutti i versamenti contributivi, previdenziali, e dei premi per l’assicurazione obbligatoria: sono urgenti misure che consentano all’agroalimentare di non perdere l’importante ruolo che riveste nell’ambito economico del nostro territorio. La sospensione delle più grandi fiere, oltretutto, non consente alle nostre imprese di avere nuove occasioni di business e di incontro con i buyer: una situazione che non può far altro che gravare sull’export del Made in Piemonte ”.
Anche Confagricoltura Alessandria interviene sul problema delle esportazioni agroalimentari italiane sotto attacco a causa dell’emergenza coronavirus. Dai vini, ai formaggi fino ai prodotti del florovivaismo, aumentano le segnalazioni di contratti disdettati e difficoltà poste all’accesso sui mercati di destinazione finale.
“Siamo di fronte a comportamenti ingiustificati e privi di fondamento – ha dichiarato il presidente di Confagricoltura Alessandria, Luca Brondelli – a cui occorre reagire sul piano diplomatico a tutela dei legittimi interessi degli operatori italiani. Ringrazio il governo per le iniziative già avviate al riguardo”.
“La sicurezza dei nostri prodotti non può essere messa in alcun modo in discussione – ha evidenziato Brondelli – La conferma, se ce ne fosse bisogno, arriva dalle indicazioni date in questi in giorni ai cittadini sui siti delle amministrazioni pubbliche in due Paesi, Francia e Stati Uniti, che sono tra i principali mercati di sbocco delle nostre produzioni agroalimentari”.
Negli Stati Uniti il Centro di prevenzione e controllo delle malattie ha fatto sapere che “non c’è alcuna evidenza che supporta il rischio di contagio associato al cibo”. Gli esperti statunitensi hanno consigliato di seguire alcune precauzioni igieniche nella fase di preparazione di cibi, ma questo vale sia per i prodotti importati, sia per quelli in arrivo dalle imprese Usa. In Francia le autorità pubbliche hanno informato i cittadini che è estremamente basso il rischio di contagio da contatto con un prodotto importato dalle zone a rischio e nessuna precauzione è stata disposta anche per i prodotti in arrivo dalla Cina.
“Gli ostacoli posti ai prodotti italiani destinati ai mercati esteri vanno contrastati con la massima fermezza, perché rischiano di aggravare una situazione già particolarmente difficile, non solo in Italia – ha concluso il presidente provinciale di Confagricoltura – In ogni caso ribadiamo la richiesta di un piano straordinario, supportato dalle migliori e più autorevoli evidenze scientifiche, per far sapere ai consumatori internazionali che la sicurezza dei nostri prodotti è fuori discussione”.