Luca Argentero, omaggio a Malabrocca
Nella puntata finale di Italia's got talent l'attore celebra il tortonese, celebre maglia nera
MILANO – “Voglio raccontarvi la storia di Luigi Malabrocca, un ciclista che correva per arrivare ultimo”. Nel monologo alla serata finale di Italia’s got talent, Luca Argentero rende omaggio al corridore tortonese, la celebre ‘maglia nera’, di cui nel 2020 ricorre il centenario della nascita. “Una delle storie di sport più incredibili di sempre, quel mix di fatica, fango e sudore che era il ciclismo anni ’40 e ’50. Luisin, perché era piccolo – così l’attore – nasce da una famiglia povera di Tortona, ultimo di sette figli. Ultimo anche lì“.
Un pezzo che emoziona, quello di Argentero: si inizia con il Giro del 1946, quando Malabrocca pensa di poter essere il terzo incomodo tra Coppi e Bartali e, invece, è sempre sul fondo della classifica, e ci prende gusto quando scopre che quella posizione gli rende soldi e premi in natura. E, anche, le parole di Dino Buzzati: “Malabrocca, un nome da fiaba. Il perdente perfetto, se non ci fosse, bisognerebbe inventarlo”.
Argentero narra delle 60mila lire vinte nel 1946, del bis nel 1947, del duello, nel 1949, per arrivare ultimo, con Sante Carollo, “proprio un brocco vero”. Per l’attore “un mito eterno: ultimo, ma senza vergogna, valoroso anche senza la vittoria. Il simbolo vivente che per arrivare sul gradino più alto del podio non sempre serve vincere”.