Lezioni on line, docenti e studenti affrontano così la sospensione delle lezioni
Una didattica molto diversa da quella a cui sono avvezzi all?Upo, ma la reazione dei ragazzi è stata positiva
ALESSANDRIA – Università chiusa fino al 15 marzo ma le lezioni continuano, sia pure in rete. Una didattica quindi molto diversa da quella a cui sono avvezzi studenti e docenti dell’Upo, abituati al confronto diretto. «Mi sono attrezzata – spiega Roberta Lombardi, docente di diritto amministrativo al Digspes – devo dire sforzandomi un po’. Sono abituata alla lezione in aula dove hai quel contatto che la telematica non ti può dare. Quando spieghi una cosa e vedi lo sguardo degli studenti, ti rendi conto se sei stata chiara o se devi ripetere».
Questo contatto diretto è uno dei punti di forza dell’Università del Piemonte Orientale. «Abbiamo delle classi – conferma la professoressa Lombardi – con un numero limitato di studenti e questo permette di avere lezioni in cui si interagisce. Non abbiamo aule con 200 o 300 persone in cui si ha una spersonalizzazione dei rapporti. Quindi questa dimensione mi manca nel momento in cui sono davanti al computer e registro la mia voce».
Dovendo tenere lezioni telematiche, bisogna anche scegliere come impostarle. «Ho utilizzato – spiega Roberta Lombardi – la tecnica di commentare a voce le slide che proietto a lezione».
Senza alternative
D’altra parte, non ci sono alternative in questo momento: «Mi sembra che in questa situazione di grande incertezza sia l’unica via per non correre dei rischi».
La reazione degli studenti comunque è stata positiva. «Ho utilizzato – dice la professoressa Lombardi – le email degli studenti per sapere se sono riusciti a sentire la mia voce. Finora mi hanno risposto che va tutto bene ma anche che sperano di tornare presto in aula, come del resto anch’io».
Comunque ai limiti di questa didattica si potrà rimediare quando si tornerà alle lezioni dirette.
«Ho detto – aggiunge Roberta Lombardi – agli studenti che non appena rientriamo in aula, sono disponibile per recepire tutti i dubbi che hanno maturato da una lezione che possono solo sentire, senza interloquire».
Periodo di adattamento
Anche Rodrigo Míguez Núñez, docente di diritto privato del Digspes a Palazzo Borsalino, sta sperimentando le nuove lezioni telematiche.
«È un periodo di adattamento – dice – perché la situazione è piuttosto insolita per noi, abituati alle lezioni frontali. L’ateneo dispone di un sistema di didattica online che ci consente di utilizzare strumenti alternativi. Per fare un esempio: possiamo assegnare compiti con feedback immediato, creare forum, caricare slot di audio o videoregistrazioni, svolgere lezioni in streaming. Si può insomma compensare l’impossibilità di incontri frontali con gli studenti». Per il professor Míguez Núñez l’odierna emergenza comporta anche uno sforzo ulteriore per gli studenti. «Devono – spiega – seguire con attenzione quanto indicato e caricato sulla piattaforma online e svolgere i compiti entro i termini loro assegnati di volta in volta. La didattica a distanza che questo complesso momento impone rappresenta quindi un’occasione di arricchimento per insegnanti e studenti».