Lancet: stiamo facendo troppo poco e troppo tardi
Un articolo della prestigiosa rivista inglese di medicina analizza gli effetti dell'epidemia di Covid-19
LONDRA – In un articolo ricco di numeri e fatti, ancora più importante se si pensa alle molte imprecisioni quando non falsità che sono girate in questi ultimi frenetici giorni, un collaboratore di Lancet dipinge lo scenario in maniera dettagliata e proprio per questo allo stesso tempo inquietante ma stimolante.
“Alla data del 3 marzo, oltre 90mila casi confermati di Covid-19 in 73 paesi erano le preoccupanti cifre di quelle che anche se ci si ostina a non voler chiamare pandemia probabilmente si diffonderà per tutto il mondo.
Il nord Italia è stato l’epicentro da cui il virus si è diffuso in tutto il continente europeo, colpendo undici città messe in quarantena e costringendo i leader politici a prendere contromisure che però si sono rivelate lente e insufficienti, con il risultato che ora c’è un reale pericolo che gli stati abbiano fatto troppo poco e troppo tardi per contenere la diffusione del virus.
In forte contrasto, le scelte della Cina sono state definite il più ‘ambizioso, agile e decisivo sforzo per contenere una malattia mai visto nella storia’: nonostante pesanti ripercussioni sull’economia della nazione, sono stati evitati un gran numero di ammalati e di decessi. Nel suo rapporto, l’Organizzazione mondiale della Sanità si raccomanda che le altre nazioni seguano il loro esempio nel tentativo di contenere la diffusione del virus: sebbene nelle altre nazioni manchi il controllo politico ed economico che la Cina ha nei confronti dei suoi cittadini, presidenti e primi ministri dovrebbero imparare lezioni importanti dalle scelte dei cinesi, ma i segnali che arrivano mostrano che queste lezioni non sono state apprese.
Finora, le prove suggeriscono che i colossali sforzi da parte del governo cinese hanno salvato migliaia di vite. I paesi occidentali ad alto reddito, che ora devono affrontare i loro focolai, devono prendere rischi calcolati ed agire in maniera più determinata. Devono abbandonare le loro paure delle conseguenze sociali ed economiche che nel breve termine possono seguire una riduzione delle libertà individuali come parte delle misure più efficaci di contenimento dell’infezione.”
– Liberamente adattato dall’articolo originale.