Coronavirus: un morto a Tortona. Chiusi ospedali di Tortona e Novi Ligure
Diciassette casi positivi in provincia. Testimonianze e video dai sindaci del territorio. Primo caso positivo a Casale
ORE OO.17 – Il sindaco Federico Riboldi ha confermato il primo caso di paziente contagiato da coronavirus a Casale. “Una brutta notizia sicuramente, ma non inaspettata – ha spiegato il primo cittadino – È evidente che in una provincia, la seconda più colpita del Piemonte, prima o poi un caso dovesse capitare anche alla nostra città, che fino adesso ha reagito molto bene così come il sistema.
La notizia ottima è che a differenza di Tortona e Novi, il nostro ospedale è completamente garantito. Non ci sono aree chiuse. Il caso è stato individuato e gestito a monte, e quindi non abbiamo alcuna conseguenza per l’ospedale Santo Spirito. Questo significa che il sistema ha funzionato, in primis devo ringraziare il direttore sanitario, Paola Costanza, e il commissario dell’Asl Valter Galante. Occorre continuare con la prevenzione, a tenere alta l’attenzione soprattutto per tutelare i più deboli, gli oncologici, gli anziani, tutti quelle situazioni che in caso di contagio potrebbero avere conseguenze”.
ORE 22.40 – Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, dopo l’incontro col premier Conte sui provvedimenti per rafforzare l’economia in considerazione dell’emergenza coronavirus: “L’accordo con il Governo – spiega – prevede la cassa straordinaria in deroga per le aziende fino a 6 dipendenti, mentre il Piemonte consentirà di usare anche il suo fondo di garanzia per l‘accesso al credito“.
La Regione, inoltre, aggiunge Cirio “potenzierà gli stanziamenti del Governo per le famiglie colpite economicamente dalle scuole chiuse, perché nessuna deve essere lasciata sola nel sostenere questi costi”.
IL PUNTO DELLA SERATA
ORE 21.40 – Emergenza coronavirus: il punto della situazione in provincia.
ORE 21.30 – In merito alla morte del paziente positivo al Covid-19 ricoverato presso l’ospedale di Tortona, il presidente della Regione Alberto Cirio, in attesa che dall’Unità di crisi venga comunicato l’esito degli accertamenti per verificare se il coronavirus sia stata la causa primaria del decesso, esprime “la profonda tristezza di tutto il territorio. È un momento di grande dolore per il Piemonte, che desidera trasmettere alla sua famiglia e agli affetti più cari un pensiero sincero d’affetto e vicinanza”. Cirio ribadisce che “non abbassare la guardia è la strada giusta. Stiamo vivendo uno dei momenti più difficili nella storia del nostro Paese. E proprio per questo è fondamentale, adesso più che mai, sostenerci reciprocamente e restare uniti”.
ORE 21.05 – La Provincia di Alessandria comunica che tutti gli uffici chiusi al pubblico fino a nuova comunicazione, fatta eccezione per il Prococollo. Per la gestione delle pratiche si prega di contattare gli uffici competenti tramite i numeri e gli indirizzi email presenti sul sito dell’ente. I pacchi e tutta la documentazione cartacea dovranno essere portati esclusivamente agli Uffici Protocollo di Palazzo Ghilini o di via Galimberti.
ORE 19.35 – Ecco il nuovo decreto firmato dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.
ORE 19.25 – La Regione ha attivato una task force per eseguire il censimento delle scuole piemontesi che hanno già avviato l’attività online e per accompagnare quelle meno attrezzate nella transizione dalla didattica tradizionale a quella in rete. L’organismo è costituito da Regione, consorzio TopIx, Miur, Csi Piemonte e della Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo.
ORE 19.20 – Il punto sull’emergenza coronavirus da parte dell’assessore regionale alla Sanità, Icardi, e dell’Unità di crisi piemontese: sono 17 i casi nell’Alessandrino, accertamenti in corso sul deceduto, due gli ospedali chiusi.
ORE 19.03 – Il sindaco di Casale Monferrato, Federico Riboldi, aggiorna sulla situazione cittadina: “C’è un caso sospetto”
ORE 18.50 – Il presidente della Croce Rossa di Novi Ligure comunica che “tre operatori sono in isolamento fiduciario per essere stati a contatto con una paziente risultata positiva”.
ORE 18.21 – Lo hanno annunciato il premier, Giuseppe Conte, e il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina: le scuole di tutta Italia – di ogni ordine e grado – resteranno chiuse fino a domenica 15 marzo. Una decisione definita “drastica e non semplice da assumere” dalla Azzolina, ma necessaria. L’annuncio è stato dato durante la conferenza stampa a palazzo Chigi alle 18 di mercoledì. L’esame di Stato di Medicina è stato spostato a martedì 7 aprile.
ORE 17.45 – L’appello del presidente della Provincia di Alessandria, Gianfranco Baldi, è per il rispetto delle “indicazioni istituzionali che – dice – sembreranno banali ma ci permetteranno di non far precipitare la situazione”. “Adesso – ha detto Baldi – aspettiamo il decreto del Governo, che dovrebbe arrivare a ore, e andiamo avanti con la massima prudenza e attenzione. La situazione del Piemonte è diversa da quella della Lombardia ma restiamo comunque un territorio confinante”.
ORE 17.30 – Un caso di contagio anche all’interno del Comune di Basaluzzo. Di seguito, l’avviso urgente del sindaco Gianfranco Ludovici.
ORE 17.25 – Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha incontrato il Ministro degli Interni, Luciana Lamorgese: “Ho illustrato – le sue parole – la situazione di emergenza legata al coronavirus che stiamo vivendo in Piemonte e l’importanza di sentire vicine tutte le istituzioni dello Stato”.
IL PUNTO A METÀ POMERIGGIO
ORE 16.50 – Emergenza coronavirus: il punto della situazione in provincia.
ORE 16.25 – Due casi positivi si registrano anche ad Arquata Scrivia, il medico curante è in isolamento volontario così come i figli della coppia: le condizioni dei due ricoverati sono buone. “Il coronavirus ci sta contagiando – commenta l’assessore alla Sanità Nicoletta Cucinella – Sta aggredendo la nostra comunità. Ci sta toccando da vicino colpendoci al cuore. Nel contempo ci fa capire che abbiamo davanti un nemico da combattere e che con tutti gli arquatesi cercheremo di sconfiggere. Comunque i nemici più terribile sono l’ignoranza e la cattiveria, ma anche contro quelle ci attrezzeremo. Su tutto devono prevalere un forte senso civico e le indicazioni precauzionali”.
ORE 16.15 – Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, è a Roma per incontrare il premier Conte
ORE 15.10 – L’arrivo dell’Unità di crisi della Regione Piemonte, con il direttore Mario Raviolo, a Novi Ligure.
ORE 15 – E’ in corso la chiusura dell’ospedale di Novi Ligure: gli amministrativi per ora restano negli uffici, i pazienti dovrebbero essere evacuati a breve. Si attende l’ordinanza da parte dei dirigenti sanitari, che mantengono per ora il più assoluto riserbo.
ORE 14.45 – Il sindaco di Tortona, Federico Chiodi, annuncia “decessi nel nostro ospedale”.
ORE 14.10 – Il dottor Giulio Scarsi, che opera a Mornese e Casaleggio, dallo scorso 28 febbraio si è messo in quarantena dopo essere venuto a contatto (seppur con tutte le protezioni del caso) con il paziente novese.
ORE 13.40 – Il sindaco di Valenza, Gianluca Barbero, ha annunciato la positività di alcuni concittadini, tutti legati alla Cometa di Sale. “Non vi è nulla di particolarmente preoccupante dal momento che il decorso può essere monitorato in casa dal personale medico”, le sue parole.
ORE 12.15 – Sono 81 i casi risultati positivi al coronavirus Covid-19 in Piemonte: 41 in provincia di Asti, 15 nell’Alessandrino, 11 in provincia di Torino, 5 nel Verbano Cusio Ossola, 3 in provincia di Novara e 3 nel Vercellese. Venticinque persone sono tuttora ricoverate in ospedale.Di questi, 19 sono ospitati in reparti di malattie infettive: 6 ad Asti, 4 a Novara, 5 all’Amedeo di Savoia di Torino, 2 ad Alessandria, 2 a Vercelli. Altri 13 pazienti sono ricoverati in terapia intensiva.
Finora sono 514 i tamponi eseguiti in Piemonte, 407 dei quali negativi. Dall’Istituto Superiore di Sanità è stato al momento confermato un solo caso, sugli 81 complessivi. Per gli altri si attende ancora il responso dello stesso Istituto.
ORE 12.10 – Cambiano le modalità di accesso al Pronto soccorso di Alessandria. Ecco come
ORE 11.20 – Circola voce di una chiusura del Tribunale di Alessandria: al momento ci è stato confermato che non sono state prese decisioni in merito. Un eventuale provvedimento potrebbe essere preso solo dal presidente della Corte d’Appello di Torino e dal prefetto.
ORE 11 – Il capo dell’Unità di crisi della Regione Piemonte, Mario Raviolo, ha dichiarato l’ospedale di Tortona ‘zona rossa’, tranne “alcuni reparti”. Va comunque avanti il progetto di far divenire la struttura Covid Hospital regionale, “ma adesso – le sue parole – si deve gestire questa emergenza”. Per la quale, nel pomeriggio, si procederà ad alcune evacuazioni. Una cinquantina tra medici e infermieri si trova all’interno del nosocomio.
TORTONA
Le video interviste del capo dell’Unità di crisi della Regione Piemonte, Mario Raviolo, e del sindaco di Tortona, Federico Chiodi
TORTONA
ORE 10.25 – Le foto in diretta dall’ospedale di Tortona, chiuso da questa mattina per l’emergenza coronavirus.
SILVANO D’ORBA
A dare la conferma è stato nel tardo pomeriggio di ieri il sindaco del paese. E’ residente a Silvano d’Orba il caso risultato positivo al coronavirus ricoverato all’ospedale di Novi Ligure. “Il paziente – spiega il primo cittadino, Giuseppe Coco – è stato preso in carico dai servizi sanitari la scorsa settimana, dopo che sin da martedì, accusando i primi malesseri, era rimasto bloccato al proprio domicilio. Ha trovato poi ricovero in seguito all’ospedale di Novi Ligure, all’aggravarsi dei sintomi respiratori; sempre secondo le stesse fonti attendibili, non risulta abbia avuto accesso all’ambulatorio medico e sia invece ricorso alle cure di altro personale medico”. I famigliari sono risultati tutti negativi all’esame del tampone e comunque ora sottoposti a quarantena.
ORE 9.55 – Il punto sull’emergenza coronavirus in provincia di Alessandria. Dopo l’appello della Protezione civile regionale di ieri sera, la situazione si è evoluta nei Comuni di Tortona e Novi Ligure. Sono 63 i casi di positività al virus in Piemonte, stando all’ultimo bollettino dell’Unità di crisi piemontese, e 6 in provincia di Alessandria.
TORTONA
Nella notte tra martedì e mercoledì l’Unità di crisi regionale ha disposto tramite ordinanza la chiusura dell’ospedale di Tortona perché compromesso. Al momento, il sindaco Federico Chiodi e il responsabile dell’Unità di crisi, Mario Robiolo, stanno effettuando un sopralluogo all’interno della struttura. E’ stato lo stesso primo cittadino a spiegare ai cittadini e ai dipendenti che si stavano recando al lavoro, con un megafono, le nuove disposizioni.
NOVI LIGURE
Nella tarda serata di ieri, martedì, si è sparsa la voce della chiusura del Pronto soccorso dell’ospedale ‘San Giacomo’ di Novi Ligure: in realtà, verso mezzanotte, è arrivata la conferma dell’operatività del reparto. Alcuni pazienti potenzialmente contagiati sarebbero stati trasportati al nosocomio di Asti.
IL CONTAGIO
Sono 6, al momento, i casi di positività al Covid 19 confermati nell’Alessandrino dall’Unità di crisi della Regione Piemonte. 63, invece, in totale quelli in Piemonte: 40 in provincia di Asti, 6 in provincia di Torino, 4 nel Verbano Cusio Ossola, 3 in provincia di Novara, 2 nel Vercellese e 6 nell’Alessandrino. Sono inoltre ricoverati in strutture del territorio un paziente proveniente dalla provincia di Cremona e uno dalla provincia di Piacenza, mentre sono attesi sei pazienti da Finale Ligure.
Sedici persone sono tuttora ricoverate in ospedale: 6 ad Asti, 4 a Novara e 3 all’Amedeo di Savoia di Torino, 2 ad Alessandria, 1 a Vercelli. Altri 5 pazienti sono ricoverati in terapia intensiva. Sono 42 le persone in isolamento fiduciario domiciliare, la maggior parte componenti della comitiva reduce dal soggiorno di Alassio. Finora sono 479 i tamponi eseguiti in Piemonte, 391 dei quali risultati negativi.
Sono numerose e crescenti le segnalazioni e le valutazioni scientifiche che vengono fatte su potenziali pazienti sia in provincia che in regione. Di questi diversi casi, però, non si ha la conferma della doppia positività per ogni tampone e dunque sono da ritenersi ancora formalmente non contagiati.
NUMERO D’EMERGENZA
Resta operativo il numero verde regionale 800 192020 per informazioni e segnalazioni di casi sospetti.