Gnocchetto: 75 anni dopo si ricorda il deragliamento del treno
Per anni le quindici vittime dell'accelerato sono rimaste senza identità
OVADA – “Ogni anno, il 27 febbraio, anche questo, dovrà essere un luogo da ricordare…..da non dimenticare!”. Così Renzo Bottero, compianto giornalista ed ex sindaco della città, chiudeva l’articolo pubblicato sulle pagine del quotidiano La Stampa quattro anni fa, in occasione del 71° anniversario dell’attentato al treno che, il 27 febbraio del 1945, nella frazione Gnocchetto di Ovada, costò la vita a quindici persone. Per anni le identità – oggi (che ricorre il 75° anno dalla tragedia) ricordate da un monumento collocato sul piazzale antistante la chiesetta del Sante Criste di Belforte Monferrato – delle vittime sono rimaste ignote. Nei piani d’azione dei partigiani, era stato programmato un attentato al treno tedesco, che quella sera, proveniente da Genova, avrebbe dovuto transitare su quel tratto di strada ferrata. Non si saprà mai per quale motivo invece del treno tedesco previsto venne fatto partire da Genova, l’accelerato per Torino, carico di pendolari, che dopo la giornata di lavoro negli stabilimenti del capoluogo ligure, raggiungevano le loro famiglie, sfollate qua e là in Piemonte. L’articolo completo è disponibile sul numero de “l’ovadese” in edicola da oggi, giovedì 27 febbraio.