Celia: “Adesso sono nel posto giusto”
All'esterno piace molto giocare 30 metri più alto. "La sosta? Deve diventare un vantaggio"
ALESSANDRIA – Più facile segnare, per Raffaele Celia, nella nuova posizione che Angelo Gregucci gli ha assegnato. Sempre a sinistra, sempre sulla fascia, “ma adesso gioco almeno 30 metri più alto, con il compito di affrontare l’avversario per saltarlo. Dove sono adesso è molto più facile attaccare, sfruttare la progressione, andare sul fondo, recuperare palloni e ripartire, per mettere cross in area. Per uno con le mie caratteristiche – insiste l’esterno – è il posto migliore, perché non c’è più un obbligo di ripiegare”.
Anche grazie a questa collocazione avanzata l’esterno ha realizzato la sua seconda rete, quella del raddoppio contro il Lecco, l’ipoteca sulla vittoria: giudicata la più bella di tutta la giornata nel girone A. Un primato legittimato dalla trasmissione CSiamo, in onda su Raisport. Una bella soddisfazione. “Non c’è dubbio, questa è la mia annata migliore. Non sono uno che segna molto, a Cuneo, l’anno scorso, sono rimasto all’asciutto e anche nel settore giovanile ricordo una rete come allievo. Per me questa è una stagione da incorniciare, in tutti i sensi”. Di solito, l’esecuzione da applausi appartiene agli attaccanti o ai centrocampisti. “Tutta l’azione è bella, non solo la mia finalizzazione. Anche se, sono sincero, mi fa più piacere il peso del gol, perché ci ha permesso di mettere al sicuro un risultato fondamentale per noi per uscire da un momento di difficoltà“.
Dopo due vittorie di fila, la sosta forzata per l’emergenza coronavirus. “Potrebbe essere uno svantaggio o, almeno, un freno per una squadra in crescita come la nostra. Dobbiamo trasformarla in un vantaggio, per lavorare tanto, migliorare nel gioco e nella condizione ed essere pronti ad affrontare un marzo di fuoco, con una partita ogni quattro giorni“.