Il trio giovane non basta alla Fortitudo
Under in evidenza, ma vince Capo d'Orlando, 66-68. Pesa il brutto secondo quarto, 6-23
“Se non vinciamo partite come queste, vuol proprio dire che la sorte non guarda dalla nostra parte e anche il PalaCima è diventato stregato“. Maurizio Mazzieri, amministratore unico di Fortitudo Sandara, fa fatica a spiegarsi il ko nella gara da 6 punti con Capo D’Orlando: 66-68. Sarebbe stato ben altro punteggio senza lo scellerato secondo, quello del 6-23, che apre la strada ai siciliani, ben contenuti e staccati nella prima frazione, 21-15, dopo un +7 dei padroni di casa.
Incredibile come la squadra di Vandoni segni 21 punti in 10 minuti e nei 14 successivi solo 11: la partita gira attorno a questi numeri. Certo, anche alle percentuali nei tiri da 3, che all’intervallo lungo è nettamente a favore dei siciliani (8 su 19, contro il 2 su 13 dei padroni di casa) e nonostante il terzo e quarto periodo decisamente migliori, Alessandria chiude con un 28 per cento, contro il 43 degli ospiti, trascinati da Riccio, 22 punti per lui.
Fortitudo inizia bene, anche se deve dosare, già nel primo quarto, Serafini, subito con 2 falli, che chiude con 2 soli punti (ed esce prima, per 5 falli), cifre che non gli appartengono e sono figlie, anche, di qualche difficoltà, per tutta la settimana, ad allenarsi e, anche, di una botta allo stomaco in partita.
Fortitudo sa di dover vincere almeno con 2 punti di scarto e fa la partita, 21-15 al primo intervallo. Poi si spegne la luce, break negativo di 1-12, che orienta la gara dalla parte di Capo d’Orlando, 27-38 alla pausa lunga. Tessitore e compagni provano a scappare ad inizio terzo quarto, sfruttando anche, a tratti, la poca incisività in difesa di Sandara. Capo d’Orlando anche a +12, ma la voglia di stare dentro il match, e i punti del trio giovane Zampogna, Sperduto e Paoli riaprono la partita, 47-49 prima dell’inizio dell’ultimo quarto. Che vive di un avvincente testa a testa: Alessandria è sotto di 1, ma spreca qualche palla di troppo per provare il sorpasso. E’ solo aggancio, a 55 e poi a 58, quando anche le ‘bombe’ di Sperduto e Zampogna s’infilano nella retina. Capo d’Orlando torna avanti grazie a 4 liberi, ma è di nuovo pareggio 62-62. Di nuovo +4 per gli ospiti, Fortitudo si avvicina con una bomba, ma sul 65-66 perde una palla in maniera sanguinosa (non l’unica), e sul 66-68 c’è la ricerca di un antisportivo per avere la possibilità dei 3 punti. Lo schema, con 2 soli secondi da giocare, non riesce.
“Peccato, perché questa sera tutti gli Under hanno giocato benissimo: Sperduto con 8 punti, Zampogna con 15 e Paoli con 17, che è un 2001 già sotto tiro di club di A2″. Sono mancati i punti di qualche over: non è il caso di capitan Lemmi, che chiude con 13, ma i solo 4 tra Serafini e Legnini pesano in una gara in cui un paio di canestri sarebbero bastati per spostare gli equilibri.
FORTITUDO SANDARA – IRRITEC CAPO D’ORLANDO 66-68
(21-15, 27-38, 47-49)
Fortitudo: Gay 4, Lemmi 13, Zampogna 15, Serafini 2, Sperduto 8, Pavone 5, Legnini 2, Paoli 17. Ne: Bellachioma, Grossholz, Sabli
Capo d’Orlando: Ferrarotto 1, Teghini 8, Di Coste 6, Tessitore 16, Bolletta 8, Crusca, Riccio 22, Spasojevic 3, Avanzini 4. Ne: Ciccarello