Casa di Carità: “Territori da vivere” si congeda dopo cinque anni al servizio della cultura
Il progetto era stato avviato nel 2015 dalla Casa di Carità
OVADA – È nato per il desiderio di Casa di Carità Arti e Mestieri di sperimentare un percorso innovativo in ambito culturale, con l’intento di trasformare un piccolo Centro di formazione in un motore di sviluppo per la collettività. Ora, dopo cinque anni di lavoro – in cui sono state affrontate diverse fasi – al servizio della cultura, è giunto il momento del congedo per il progetto “Terre da Vivere” che, al culmine del lungo percorso, lascia una ricca eredità per tutto il territorio.
«Il progetto “Territori da Vivere” rappresenta un percorso di esplorazione e ricerca di buone prassi nella comunicazione per i beni culturali, alimentato da alleanze di territorio fondate sulla fiducia reciproca e sulla capacità di co-progettazione – afferma l’Ingegner Attilio Bondone Presidente di Casa di Carità Arti e Mestieri -. Abbiamo offerto competenze innovative al territorio ma è nella capacità di restituire ai cittadini il senso di appartenenza a questo bene comune che ci piacerebbe venisse letto il nostro lavoro».
I numeri riferiscono di oltre 1.200 ore di formazione erogata, con più di 800 studenti – giovani e adulti del territorio – che hanno preso parte a seminari, corsi, conferenze. Trenta le associazioni culturali, altrettante le associazioni turistiche che, insieme agli enti istituzionali (25) e ai professionisti di vari settori (27) sono stati parte integrante del progetto stesso. Numerose le esperienze, le attività (fra cui citiamo quelle in supporto alla Pro Loco) e i servizi – lo “spazio fisico” #REDLAB ospitato presso lo spazio di Coworking L’HUB di Casa di Carità – che resteranno a disposizione per gli ospiti le istituzioni e le associazioni locali. Da segnalare che la dottoressa Laura Fornara, fra le prime sostenitrici che nel 2015 accolse favorevolmente la richiesta di avvio del progetto, oggi è stata chiamata a dirigere La Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura della Compagnia di San Paolo.
«La decisione di entrare in partnership del Comune di Ovada nel progetto Territori da Vivere è stato il primo atto dell’amministrazione di Paolo Lantero nel precedente mandato – spiega Marzo Lanza, Assessore del Comune di Ovada a Turismo, Promozione e sviluppo del territorio – è stata una decisione saggia che ha fatto capire quanto fosse importante il turismo e il territorio per la nostra città. Ho personalmente partecipato a tantissimi appuntamenti di questo progetto e ho compreso la sua efficacia. Per la prima volta le tematiche del turismo sono state sviluppate in modo professionale e scientifico. Un grande passo avanti per un territorio che sta cercando il suo posizionamento in questo ambito».
«Grazie al lavoro svolto – conclude Raffaella Pastorino, Direttore del Centro di formazione di Ovada – nell’area dell’Ovadese e del Novese si è creato un team di formatori esperti che hanno costruito ulteriori percorsi formativi con qualifica professionale, finanziati dalla FSE tramite Regione Piemonte: il Centro di Ovada si è quindi accreditato come polo innovativo per la formazione in ambito turistico e culturale».