La commedia di Anfitrione, tradito dalla moglie e dal suo dio
A Gavi va in scena il classico di Plauto, nella versione della Compagnia della Juta
GAVI — Domani, sabato 22 febbraio alle 21.00, al teatro Civico di Gavi va in scena “Anfitrione”, una rivisitazione della commedia di Plauto a opera della compagnia della Juta. Si tratta di un classico del teatro comico e popolare latino, uno dei testi precursori della commedia degli equivoci come la conosciamo ai giorni nostri.
Giove, innamoratosi di Alcmena, prende le sembianze di suo marito Anfitrione, impegnato in guerra, per passare con lei una notte d’amore. Ne nasce una tragicommedia basata sugli inganni e sull’incomprensione. L’Anfitrione, nell’adattamento di Luca Zilovich, è anche una riflessione sull’arroganza del potere: ci si aspetterebbe dal “Padre degli Dei” un comportamento più degno. Giove invece, per assecondare le sue passioni, arriva a distruggere le vite di Anfitrione e Alcmena senza mai ammettere le sue colpe.
Sfruttando quindi la sua posizione di vantaggio, del tutto inarrivabile per gli altri personaggi, fa apparire Anfitrione come l’unico colpevole della vicenda. Anfitrione diventa quindi una metafora comica crudele di una società che, oltre a duplicarci, tollera l’abuso di potere, arrivando persino a giustificarlo.
Lo spettacolo, che ha debuttato la scorsa estate nel teatro romano dell’area archeologica di Libarna, vede in scena Giacomo Bisceglie, Marta Coassolo e lo stesso Luca Zilovich. I costumi e le maschere realizzate per Anfitrione sono a cura di Alice Rizzato, le musiche originali, eseguite dal vivo dagli attori, del compositore Raffaello Basiglio, le scenografie di Sergio Zilovich.