“Città difficile per chi non vede, ma c’è speranza”
Bolzani (Fand): "Noi abbiamo bisogno di autonomia, altro che cartelli"
ALESSANDRIA – «Un voto ad Alessandria? Be’, siamo ancora in zona insufficienza. Non grave, per carità, però al 6 questa città non arriva».
Già presidente dell’Unione ciechi e attuale vice della Fand provinciale, Paolo Bolzani è da tempo impegnato per alleviare le sofferenze di non vedenti. Il miglior interlocutore, forse, per parlare delle criticità che sopravvivono, pur in un contesto di maggior attenzione alle persone con disabilità, come possiamo riscontrare, ad esempio, dai percorsi podotattili installati al Brico di Porta Marengo oppure al Mercatò, in via Giordano Bruno.
«I nuovi insediamenti commerciali sono adeguati a noi non vedenti – spiega Bolzani – Purtroppo non tutti. Quello aperto di recente in corso Roma ha uno scalino e c’è un cartello che invita i disabili a suonare il campanello. Ma noi abbiamo bisogno di autonomia, altro che cartelli. Così come, ad esempio, necessitiamo di avvisi sonori ai semafori: quelli del ponte Meier ne sono ancora sprovvisti…».