Dalla Rebora al Festival: Ilaria Piccardo protagonista a Casa Sanremo
La giovane corista ovadese sul palco di “5 giorni di musica contro le mafie”
OVADA – Sono giovanissime, vengono entrambe dalla scuola di musica “A. Rebora”. Silvia Ivaldi è di Gavi. Ilaria Piccardo vive nella nostra città. Entrambe hanno vissuto un’esperienza all’interno di “Casa Sanremo”, il progetto nato nel 2008 per essere la casa degli addetti ai lavori che seguono il festival della canzone italiana. Si sono esibite come coriste al fianco della musicista ligure Cance che ha presentato il brano “Conosci?” nell’ambito del progetto promosso da «5 giorni di musica contro le mafie», l’associazione che fa parte della rete di Libera.
Si inserisce in questo contesto, attraverso un messaggio di uguaglianza e giustizia contro ogni tipo discriminazione, il brano della cantante ligure che con un testo irriverente e una melodia scanzonata descrive le difficoltà comuni a molti giovani artisti che fanno la conoscenza con la giungla dei primi accordi di lavoro. Le tre artiste si sono esibite una prima volta a Cosenza, nell’ambito della manifestazione che si è tenuta tra il 3 e il 7 dicembre. La canzone si è classificata al terzo posto aggiudicandosi il riconoscimento “Under 35 – La Musica Può”, promosso dal Ministero dei beni culturali e dalla SIAE.
«Quando il mio insegnante Nicola Bruno mi ha prospettato l’opportunità di partecipare a un progetto così importante – spiega la 18enne ovadese, premiata con le colleghe a Casa Sanremo – ho avuto qualche perplessità. Ma poi ho pensato che se i miei insegnanti avevano fiducia in me e mi ritenevano pronta, allora potevo farlo». La giovane artista studia canto da cinque anni con il maestro Roberto Tiranti e frequenta il corso di musica d’assieme proprio con il bassista molarese. «Ho studiato le tracce che mi ha inviato Cance – prosegue -. L’ansia con la quale sono salita sul palco a Cosenza si è dissipata appena abbiamo iniziato a cantare. A Casa Sanremo invece mi sono trovata davanti ad uno scenario decisamente maestoso di cui sentivo l’importanza e il peso. Ma poi mi sono concentrata sul mio ruolo, buttandomi sulla musica».