“Tocca a noi decidere chi siamo davvero”
Domani, sulle maglie dell'Alessandria, uno scudetto celebrativo dei 108 anni. Gonnelli in dubbio
SPINETTA – Il Lecco è cambiato molto con 11 volti nuovi? “Anche la Giana, che abbiamo affrontato sette gioni “. Il Lecco, nel girone di ritorno, viaggia ad una media punti da primi posti? “Il nostro girone vive di un equilibrio totale: gli episodi, e la volontà, determinano 5 punti in più, o in meno, e cambiano le gerarchie in un gruppo molto ampio di squadre”. Allora: cosa può fare questa Alessandria? Gregucci, su questo, è categorico: “Dobbiamo decidere noi chi siamo davvero. Come? Dobbiamo leggere bene tutte le situazioni, non commettere alcun tipo di errore, essere disciplinati, dare un senso di solidità”. Quello che non è successo a Gorgonzola, soprattutto nel primo tempo. “Non solo contro la Giana. La necessità, in questo momento, è disputare una gara più solida: capire che, là dove c’è equilibrio, serve lettura della gara e serve la ricerca di episodi. Fare questo rappresenta già un passo in avanti”.
L’Alessandria che vuole il tecnico (e non solo lui) “è una squadra che non molla mai, è molto attenta, sa interpretare le situazioni delicate”. Indicazioni dagli allenamenti della settimana, anche per possibili variazioni tattiche? “Ciò che vedo, poi lo propongo alla domenica. Non ho mai inventato calcio, e credo molto nella componente meritocratica: per me non conta l’età, giovani o meno giovani, chi è bravo gioca, chi lo è di meno si accomoda in panchina“.
La Giana domenica scorsa e il Lecco domani hanno rinunciato al minutaggio per i giovani. “In questo momento tutti stanno asciugando le proposte e vanno al risultato”. L’Alessandria, invece, resta coerente con la sua scelta sugli under. “Al di là della linea societaria, i giovani devono rispondere “presente”. A 20 anni non ci sono pressioni per chi gioca a calcio”.
Può raccontarlo, soprattutto, uno come Gegucci, che è stato calciatore, e giovane, nell’Alessandria. “Nessuno può pensare di raccontarmi questo ambiente: io lo conosco da moltissimi anni e ne conosco le dinamiche. Da quella squadra, in cui giocavo io, cinque o sei sono arrivati in serie A: c’era talento, certo, era anche un altro momento. Ho sempre lavorato per questa società con grandissima dedizione, e con grandissima riconoscenza, perché se ho raggiunto certi traguardi, lo devo all’Alessandria“.
Per la formazione che affronterà il Lecco, a parte Eleuteri ancora fuori, in dubbio Gonnelli. “Una botta al polpaccio, ma nulla di grave”. Domani mancheranno anche due soli giorni al compleanno n° 108 dei Grigi, “passione e storia con tanta strada davanti”, come si sottolinea sul sito della società. Sulla maglia dei Grigi un particolare scudetto celebrativo dell’anniversario di fondazione.