«Teleriscaldamento? Ora l’aria è meno inquinata»
Condomini, scuole e altre attività allacciate alla rete hanno consentito finora di risparmiare 9 tonnellate di biossidi e ossidi di azoto e 2mila di anidride carbonica
ALESSANDRIA – Palazzo Rosso lo aveva più volte sottolineato: l’implementazione della rete di teleriscaldamento attuale – attiva al rione Cristo con 81 clienti allacciati tra condomini, scuole e altre attività – potrebbe avere un impatto importante sulla qualità dell’aria. Oggi, i dati prodotti da Telenergia (che su questo progetto sta andando avanti anche in altre parti della città, a cominciare dall’EuroPista), sembrerebbero confermare queste tesi, perché i nuovi allacciamenti realizzati fino alla fine dello scorso anno hanno consentito di risparmiare l’emissione di circa 9 tonnellate di ossido di azoto e biossido di azoto (NOx), 6 tonnellate di monossido di carbonio (Co) e oltre 2mila tonnellate di anidride carbonica (Co2), «valori migliori – conferma l’azienda – rispetto a quelli ipotizzati inizialmente».
Non solo: attraverso la riduzione del consumo di combustibili fossili e l’uso razionale delle risorse energetiche, il sistema di teleriscaldamento progettato per Alessandria potrebbe consentire di ridurre in modo significativo l’impatto degli inquinanti nell’aria, arrivando – a regime – a una riduzione di emissioni pari a -22% di anidride carbonica, -36% di monossido di carbonio, -58% di ossido di azoto e biossido di azoto e -16% di consumo di gas grazie all’utilizzo delle fonti rinnovabili.
«Abbattere lo smog»
Numeri importanti, così come l’impatto sull’aria che respiriamo: non è un caso, allora, che il Piano per la qualità dell’aria della Regione Piemonte indichi proprio il teleriscaldamento come uno degli strumenti più efficaci per abbattere smog e polveri sottili, mentre il dossier Mal’Aria 2020 di Legambiente individui come strategico l’abbandono dei sistemi di riscaldamento basati su fonti fossili in favore di tecnologie ormai consolidate come, appunto, il teleriscaldamento o le pompe di calore.
«Qualche disagio – commenta l’assessore ai Lavori pubblici, Giovanni Barosini – sarà ancora inevitabile, ma seguiamo costantemente l’andamento dei lavori così come il calendario dei ripristini. Che, ricordo, saranno effettuati in maniera definitiva a partire dalla tarda primavera, per proseguire durante l’estate e arrivare fino a ottobre: oggi, che le strade siano purtroppo sconnesse e gli asfalti provvisori, con avvallamenti e dislivelli, è assolutamente normale, perché servono settimane per gli assestamenti definitivi. Non dimentichiamoci che l’obiettivo primario è proprio quello di contrastare in modo strutturale gli effetti negativi dell’inquinamento urbano. Grazie a questo progetto, infatti, si può andare a incidere positivamente sui valori di anidride carbonica ossido di azoto e biossido di azoto in atmosfera».