Demografia ancora in calo: meno duecento abitanti nei paesi
In Crescita solo Molare e Tagliolo Monferrato, nascite al palo
OVADA – È un saldo negativo di poco inferiore alle duecento unità a chiudere uno dei decenni più neri – dal punto di vista demografico – per l’Ovadese, che dal 2010 al 2019 ha inanellato una serie di bilanci caratterizzati dal segno “meno”. Un trend negativo, in linea con gli anni precedenti, che sembra ormai inarrestabile per un territorio sempre più anziano, con il numero dei nati in ogni comune che viene almeno doppiato da quello dei deceduti. Stesso discorso per i matrimoni che, complessivamente, vanno poco oltre la doppia cifra.
Lo scorso 31 dicembre solo in due comuni si è registrato un saldo positivo. Cresce di 12 unità il comune di Molare, passato da 2.095 a 2.107 unità, mentre a Tagliolo Monferrato si registra un “+3” (da 1.542 a 1.545 abitanti). Calo importante per Castelletto d’Orba, che negli ultimi dodici mesi – anche a causa dei 29 decessi – è passato da 1.960 a 1.918 abitanti. Segue a ruota Cremolino, che ha perso 35 unità (da 1.073 a 1.038). Un deficit riscontrato anche Rocca Grimalda (calata dai 1.484 abitanti di un anno fa ai 1.469 attuali). Anche Silvano è in perdita di 14 unità (da 1.935 a 1.921). Tanti i paesi che restano sotto i mille abitanti. Belforte ha limitato i danni, con un passivo di nove unità (da 511 a 502 abitanti). Carpeneto (da 947 a 936), Cassinelle (da 881 a 847), Lerma (da 820 a 815), Montaldeo (da 249 a 237 abitanti), Mornese (da 721 a 711) e Trisobbio (da 679 a 676) presentano numeri simili, a fronte di un saldo comunque negativo.
Oltre ad avere il maggior numero di decessi, a Castelletto si registra anche un picco di nascite (11 i nuovi registrati), mentre a Belforte e Lerma (uno ciascuno) e Trisobbio (2) il rapporto con i morti è impietoso. A Molare il primato dei cittadini stranieri (162), a fronte di una presenza già decrescente negli anni precedenti.