Quartiere Cristo e San Giuliano Vecchio: quattro nuovi sottopassi
La soppressione dei passaggi a livello porterà vantaggi in termini di viabilità, di sicurezza e ambientali
ALESSANDRIA – Sono in arrivo importanti novità per la viabilità al Cristo e a San Giuliano Vecchio. Con investimenti a carico di Rfi saranno presto realizzati, infatti, quattro nuovi sottopassi che prenderanno il posto degli attuali passaggi a livello al quartiere Cristo (via della Moisa sulla linea Alessandria – Savona e sulla linea Alessandria – Ovada; strada Casalcermelli sulla linea ferroviaria Alessandria-Cantalupo; provinciale 244 all’latezza della fabbrica del sapone).
La presenza di passaggi a livello automatici a raso è fonte di pericolo per chi transita, oltre che di criticità in termini di sicurezza, di regolarità e puntualità nella circolazione dei treni ed è per questa ragione che Rfi ha avviato una campagna di soppressione, con progetti autofinanziati, uno dei quali riguarda il rione Cristo per cui sono stati stanziati otto milioni di euro.
“Rfi intendeva procedere con due interventi al quartiere Cristo, in via della Moisa sulla tratta ferroviaria Alessandria – Ovada e sull’altra linea Alessandria-Cantalupo – ha spiegato l’assessore comunale ai Lavori Pubblici, Giovanni Barosini -. Dopo aver analizzato il piano di investimenti di Rfi, per ottimizzare la spesa abbiamo proposto un intervento alternativo che a parità di spesa consentirà di eliminare non due, ma quattro passaggi a livello al quartiere Cristo, ottenendo un risultato più significativo in termini di miglioramento della viabilità del quartiere, rispondendo in modo definitivo al problema del traffico”.
La proposta di Rfi non sarebbe stata risolutiva dei problemi di circolazione viabile del quartiere e i nuovi sottopassi inizialmente previsti, avrebbero servito una zona poco abitata e di scarso traffico. Gli uffici dell’assessorato ai Lavori Pubblici hanno effettuato, con la collaborazione dei tecnici, degli studi sui volumi della circolazione veicolare, proponendo così una alternativa che consentirà di intervenire sui punti maggiormente critici dal punto di vista viabile sia per il quartiere Cristo, ma anche per la frazione Cabanette e per Cantalupo.
Sono state quindi proposte alcune varianti. In via della Moisa si realizzerà un sottopasso sotto alla linea ferroviaria Alessandria-Cantalupo a servizio del nucleo abitativo collocato fra le due linee ferroviarie e la contestuale chiusura del passaggio a livello. Contemporaneamente sarà chiuso il passaggio a livello della linea ferroviaria Alessandria – Ovada per un osto complessivo di un milione e mezzo di euro.
In strada Casal Cermelli si chiuderà il passaggio a livello sulla Alessandria – Cantalupo e si costruirà una bretella di collegamento tra la strada provinciale e via Achille Grandi. È prevista la costruzione di un nuovo sottopasso di attraversamento della linea per un costo complessivo di 3,5 milioni euro.
Sulla provinciale 244 all’altezza della ex fabbrica del sapone si provvederà alla chiusura dei due passaggi a livello, alla costruzione di un nuovo sottopasso di attraversamento della linea ferroviaria e di un tratto di strada di collegamento tra l’accesso al sottopasso lato Alessandria e la strada di accesso all’ex fabbrica del sapone per un costo complessivo 2 milioni di euro
“I lavori, completamente autofinanziati da Rfi – ha continuato Barosini – prevedono come onere per l’Amministrazione la realizzazione dello studio di fattibilità. In particolare l’intervento su via Casalcermelli sarà particolarmente significativo: un recente studio sugli attuali volumi di traffico ha evidenziato, infatti, che qui passano nei periodi di punta dai 400 ai 500 veicoli all’ora, senza contare un 30% di mezzi pesanti. Questo passaggio a livello può restare chiuso anche 10 o 12 minuti e si formano quindi delle code in entrambi i sensi di marcia che raggiungono talora anche i 50 veicoli. Non si tratta solo di un problema di circolazione viabile visto che poi queste auto si riversano in via Maria Bensi e corso Carlo Marx, ma anche di un grosso problema inquinamento atmosferico che in tal modo verrà risolto. I lavori sono già in fase avanzata e nei prossimi mesi, salvo imprevisti, partiranno i cantieri”.
Analogamente anche nel sobborgo di San Giuliano Vecchio verranno eliminati due passaggi a livello con la contestuale creazione di idonei manufatti sostitutivi. Le spese, come per il quartiere Cristo, saranno a carico di Rfi con cui il Comune ha già stipulato una convenzione per i lavori.
Sulla strada comunale del Carezzare i conseguenti lavori di compensazione prevedono la ristrutturazione della massicciata stradale e l’asfaltatura in via Cà da Po – dal numero civico 35 fino al passaggio a livello della linea Al- Pc – e via Ghilina – dall’incrocio con via Oliva fino al passaggio a livello della linea Al – Pc.
Sulla strada comunale via Ghilina, tratto via Piacenza, l’eliminazione del passaggio a livello prevede il rifacimento della massicciata e della pavimentazione dei marciapiedi lungo la Sp 83 tra l’incrocio con la Sr 10 e il passaggio a livello, l’asfaltatura del tratto di strada interessato con relativa segnaletica dell’esistenza viabilità sterrata di collegamento fra via Ghilina e la Sr 83 via Sale, larealizzazione di un collegamento ciclo-pedonale tra il sottopasso della fermata ferroviaria di San Giuliano e la Sp 83 lato cimitero, il rifacimento della pavimentazione dei marciapiedi lungo la Sp 83 tra l’esistente passaggio a livello della linea Al-Pc e il cimitero, la realizzazione del marciapiede ove non presente e rifacimento della pavimentazione degli esistenti marciapiedi lungo al viabilità collegante la SP 83 e la fermata ferroviaria di San Giuliano Piemonte.
“Resterà da risolvere il problema di via Genova a Spinetta Marengo che tagliando in due, di fatto il sobborgo, risulta essere un intervento di maggiore complessità – ha concluso l’assessore Barosini -. Stiamo lavorando anche su questo fronte per consentire una risoluzione. Ho intenzione, quando con Rfi arriveremo ad un progetto condiviso e concreto, di coinvolgere la popolazione ed il Consiglio comunale”.